Meta risponde a Apple in merito agli aggiornamenti che limitano l’attività pubblicitaria su Instagram e Facebook
Adesso è arrivata anche la replica di Meta in merito agli aggiornamenti dell'App Store
26/10/2022 di Giordana Battisti
In un articolo pubblicato ieri abbiamo affrontato il tema degli aggiornamenti introdotti di recente nell’App Store di Apple e che avranno un impatto notevole sul rapporto tra Apple e il business pubblicitario, ad esempio, dei social network. Un aggiornamento in particolare inciderà su questo aspetto e riguarderà quanti utilizzano per lavoro gli annunci pubblicitari a pagamento sui social network, tra cui anche Instagram e Facebook, di proprietà di Meta.
Lunedì, Apple ha aggiornato le sue regole dell’App Store per vendere in-app i cosiddetti “boost” che consentono ai post pubblicati da un utente sui social network di ottenere maggiore visibilità. È la prima volta che Apple decide di tassare direttamente la pubblicità nelle applicazioni di social media. Queste nuove regole riguardano principalmente Facebook e Instagram, che consentono alle persone di pagare per aumentare la visibilità dei loro post. Questo significa che quando un gestore di una campagna pubblicitaria acquista gli annunci pubblicitari all’interno dell’applicazione, su questi ultimi deve essere applicata la percentuale del 30% di royalties destinate ad Apple.
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Meta risponde a Apple sugli aggiornamenti dell’App Store
Adesso è arrivata anche la replica di Meta in merito agli aggiornamenti dell’App Store. Il portavoce dell’azienda, Tom Channick ha inviato a The Verge la seguente dichiarazione: «Apple continua a evolvere le sue politiche per far crescere la propria attività commerciale, riducendo al contempo gli altri nell’economia digitale. Apple in precedenza aveva affermato di non aver preso una quota delle entrate pubblicitarie degli sviluppatori e ora apparentemente ha cambiato idea. No manterremo l’impegno di offrire alle piccole imprese modi semplici per pubblicare annunci e far crescere le loro attività sulle nostre applicazioni». Pagare per aumentare la visibilità dei post è una caratteristica della maggior parte dei social network ma la differenza tra Facebook e Instagram e altri social come Twitter o TikTok è che attualmente i social di proprietà di Meta non utilizzano il sistema di acquisto in-app di Apple per aumentare la visibilità dei post.
Anche il portavoce di Apple, Peter Ajemian ha rilasciato una dichiarazione a The Verge: «Il potenziamento, che consente a un individuo o a un’organizzazione di pagare per aumentare la visibilità di un post o di un profilo, è un servizio digitale, quindi è necessario l’acquisto in-app. È sempre stato così e ci sono molti esempi di applicazioni che lo fanno con successo».
L’impatto di questo aggiornamento potrebbe pesare soprattutto sulle persone che acquistano i cosiddetti “boost” in modo non regolare come farebbe un’azienda per promuovere il proprio lavoro. secondo Eric Seufert, un analista del settore pubblicitario, gli utenti di Facebook e Instagram saranno costretti a pagare di più per avere stesso lo livello di distribuzione garantito finora.