Il trasformismo via Twitter di chi lascia il Pd per rimanere nel Pd

La senatrice Tatjana Rojc aderisce al nuovo gruppo parlamentare che proverà ad appoggiare il Conte Ter

27/01/2021 di Enzo Boldi

Con-te partirò. L’ultima mossa parlamentare in vista delle Consultazioni al Quirinale (che inizieranno oggi con Sergio Mattarella che riceverà Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico prima di passare, da domani, ai vari gruppi parlamentari) vede come protagonista la senatrice Tatjana Rojc che ha annunciato il suo arrivederci (non addio, per i motivi che spiegheremo) al Partito Democratico per aderire al nuovo gruppo che si è formato ieri sera: Europeisti Maie Centro democratico. Un ibrido che proverà a dare il via libera al Conte ter, anche se i numeri (al momento) non sembrano essere sufficienti a Palazzo Madama.

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Erano nove, mancava il decimo (questo il numero minimo per costituire un gruppo parlamentare al Senato). E, alla fine l’escamotage è stato trovato: Tatjana Rojc, fedelissima del Pd, lascia il Partito Democratico per aderire agli Europeisti Maie Centro democratico e consentire la formazione di quel gruppo parlamentare. E l’annuncio, dopo ore di voci sul nome del ‘responsabile’, l’ha dato la stessa senatrice attraverso il suo profilo Twitter.

Tatjana Rojc lascia il Pd per rimanere… nel Pd

Il trasformismo 2.0 per mantenere la barra dritta e proseguire con Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. La senatrice (ormai) ex Pd si unisce agli altri nove di Palazzo Madama che hanno dato il via alla costituzione degli Europeisti Maie Centro democratico: Raffaele Fantetti (presidente), Andrea Causin (vicepresidente), Andrea Buccarella, Adriano Cairo, Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Gianni Marilotti, Riccardo Merlo e Mariarosaria Rossi.

Maie con Salvini

«In questo momento era necessario prendere questa decisione, seguendo l’appello di Mattarella: costruire – ha scritto ancora su Twitter la senatrice -. Cerco di costruire un ponte e far convergere nel gruppo chi ha a cuore il Paese». In termini di freddi numeri, la situazione a Palazzo Madama resta sempre la stessa: nonostante la creazione del nuovo gruppo, la maggioranza assoluta per un Conte ter è ancora lontana. Ma, visti i chiari di luna e le trattative, la situazione potrebbe presto ribaltarsi.

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