I 49 secondi utilizzati da Cottarelli per smentire “l’economista” Salvini | VIDEO

A Di Martedì si parlava dei prestiti del Recovery Fund e il leader della Lega ha detto molte inesattezze

27/01/2021 di Enzo Boldi

Gli è servito meno di un minuto, anzi 49 secondi, per rispedire al mittente una bufala sul tasso d’interesse dei prestiti del Recovery Fund. Questo il breve lasso di tempo utilizzato da Carlo Cottarelli a Di Martedì per rispondere alla dichiarazione rilasciata pochi minuti prima da quello stesso studio dal leader della Lega. Si parla dei fondi messi a disposizione dell’Unione Europea nell’ambito dell’ambizioso piano economico Next Generation EU. E, come già fatto in passato, il senatore del Carroccio ha detto cose inesatte, sottolineate dal Direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani. Insomma, Cottarelli smentisce Salvini e tutte le sue inesattezze.

LEGGI ANCHE > Anche Salvini non poteva farsi scappare la polemica su Disney+

Tutto è partito da qui.

Ospite di Giovanni Floris, Matteo Salvini ha detto che lui rinuncerebbe ai 2/3 del Recovery Fund (quello costituito dai prestiti) e attingerebbe a quella cassaforte solo per quel che concerne i contributi a fondo perduto. Il motivo è quello che va ripetendo (tra social e interviste) da mesi: i tassi d’interesse per restituire il prestito. Secondo lui, infatti, sarebbero troppo elevati e converrebbe rivolgersi al mercato per trovare tassi più convenienti. Ma ne è proprio sicuro?

Cottarelli smentisce Salvini sul tasso dei prestiti del Recovery Plan

A smentire la ricostruzione del leader della Lega (sostenuta a ripetizione anche da tutti gli altri esponenti del Carroccio e da quelli di Fratelli d’Italia) è stato un altro ospite di Giovanni Floris: Carlo Cottarelli. Il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani ci ha messo 49 secondi per smentire la ricostruzione di Salvini.

I tassi, infatti, sarebbero negativi. E Cottarelli fa un esempio: prendo in prestito 100 e, in dieci anni, ne restituisco 98 (perché si parla di un tasso del -0,2%). Il che vuol dire che, in dieci anni, si risparmierebbero circa 25 miliardi. Insomma, non benissimo.

(foto di copertina: da Di Martedì, La7)

Share this article