Twitter ti consentirà di modificare i tuoi tweet fino a cinque volte in 30 minuti

Il tasto edit sarà utilizzato per la prima volta in Nuova Zelanda

08/09/2022 di Redazione

Modificare, ma con parsimonia. Dopo l’annuncio della possibilità di utilizzare il tasto edit su Twitter, il social network ha diffuso ulteriori indicazioni sul suo impiego. In modo particolare, ha fornito più dettagli sui limiti di questa funzionalità e ha dato spiegazioni su quali saranno i Paesi – e gli account in questi Paesi – che per primi lo utilizzeranno. Innanzitutto – citando Troisi in Ricomincio da Tre -, «mai più di cinque». Se nei giorni scorsi era già noto che un tweet potrebbe essere modificato soltanto fino a 30 minuti successivi alla sua prima pubblicazione, ora è molto più chiaro il fatto che queste modifiche non potranno essere in alcun modo più di cinque.

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Tasto edit su Twitter, le ulteriori specifiche della funzionalità: si parte dalla Nuova Zelanda

Twitter ha infatti raccolto le preoccupazioni di tutti coloro – analisti e osservatori – che ritengono che il tasto edit su Twitter possa in qualche modo contribuire alla diffusione delle fake news: chiunque, infatti, potrebbe scrivere un tweet dall’alto engagement (magari facendo leva sul sensazionalismo e su una notizia non verificata), salvo poi modificarlo nei successivi trenta minuti. È probabile che, per mettere un argine a questa possibilità, Twitter stia pensando di limitare il numero massimo di modifiche nel lasso di tempo previsto per effettuarle. Tuttavia, la stessa piattaforma ha affermato che, dopo la prima fase di sperimentazione, potrà decidere – in base al comportamento degli utenti – di rivedere il numero di modifiche massime nei trenta minuti. Insomma, è tutto ancora in discussione.

Sembra invece ben definita l’utenza per la quale il tasto edit su Twitter sarà sfruttabile. In particolar modo, almeno per gli inizi, sono soltanto gli account di Twitter Blue (la versione premium del social network) a poter modificare i tweet una volta pubblicati. La prima fase della sperimentazione verrà avviata in Nuova Zelanda, che – insieme a Australia, Canada e Stati Uniti – è uno dei quattro Paesi in cui Twitter Blue è a disposizione.

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