Su Telegram i no green pass volevano «fare casino» per Puzzer, ma lui spegne gli animi

A rimarcare il tutto, anche il suo intervento nel corso della trasmissione Fuori dal Coro

03/11/2021 di Redazione

Un daspo urbano per un anno, il conseguente divieto di avvicinarsi a Roma per 12 mesi, l’obbligo di lasciare la capitale entro la serata di ieri. Stefano Puzzer, leader del movimento La Gente Come Noi, che ha animato le proteste dei portuali di Trieste, è stato trattenuto per qualche ora in questura nella giornata di ieri, a causa di una sua manifestazione non autorizzata in piazza del Popolo, dove aveva installato un tavolino e scritto qualche cartello, nell’attesa che i rappresentanti delle istituzioni andassero a parlare con lui dell’obbligo di green pass sul luogo di lavoro. Quando si è diffusa la notizia che Puzzer era stato portato in questura, sulle chat di Telegram c’è stato un certo trambusto.

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Stefano Puzzer e l’intervento per sedare gli animi su Telegram

«Bisogna bloccare i punti strategici, i trasporti…raccolta rifiuti …fermare il paese. Non ci sono altri modi le manifestazioni non sortiscono effetti» – scrivono nel canale Io sto con i portuali di Trieste (33mila iscritti). «Sarà la guerra domani….Stefano a (sic) iniziato e noi POPOLO dobbiamo finire questa pagliacciata di merda….» – scrive un altro utente. Qualcuno, in realtà, intimorito dalle lunghe ore trascorse dal leader del movimento in questura invita a scioperare sì, ma restando a casa e non andando a Roma, come invece aveva sostenuto qualcuno. Maretta, mare grosso. Nelle chat di Telegram che stanno animando il movimento più vasto dei no-green pass c’era un certo disorientamento.

A chiudere tutta la polemica ci ha pensato lo stesso Puzzer, prima con un audio che è circolato tantissimo all’interno delle vaerie chat di Telegram, poi con un intervento in diretta a Fuori dal Coro, la trasmissione di Rete4 condotta da Mario Giordano:

«Voglio dire a tutti quelli che stanno a casa e anche alle persone che stanno in piazza che sono stato trattato molto bene dalle forze dell’ordine. Sono persone che non hanno a che fare con tutto il resto del sistema, anzi. Riconoscono che io sono una brava persona e per questo sono stato trattato con i guanti bianchi». La sensazione è che si vogliano spegnere gli animi per evitare problemi ben più gravi. A volte la realtà è costretta a intervenire a gamba tesa per spegnere sul nascere le illusioni che si vengono a creare nell’ecosistema virtuale delle app di messaggistica istantanea.

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