Il backstage della Staffetta dell’Umanità, come una community si trasforma in comunità | VIDEO

Cosa è stato utile per mettere insieme i dati che hanno reso possibile l'organizzazione dell'evento del 7 maggio promosso da Michele Santoro

03/05/2023 di Gianmichele Laino

Uno degli obiettivi dell’applicazione di Servizio Pubblico, con cui Michele Santoro sta provando per l’ennesima volta a innovare l’ecosistema informativo, è quello di coinvolgere gli utenti e – a partire dalle notizie e dalle riflessioni pubblicate – trasformarli da community virtuale a comunità reale. La Staffetta dell’Umanità, organizzata in tutta Italia per il prossimo 7 maggio, rappresenta uno di questi tentativi. E così si mettono insieme strumenti tecnologici e metodi di comunicazione tradizionali per cercare di far uscire una realtà virtuale fuori dallo schermo di uno smartphone e aggregarla intorno a un cammino condiviso per la pace.

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Staffetta dell’Umanità, il dietro le quinte dell’evento del 7 maggio

Il dietro le quinte della Staffetta dell’Umanità è fatto principalmente di giovani. Volontari e aspiranti professionisti hanno cercato di mettere insieme le proprie competenze per pianificare un evento dalla portata nazionale. Utilizzando gli spazi messi a disposizione dall’app di Servizio Pubblico per informare, servendosi dello strumento della newsletter per condividere le notizie con gli iscritti, incasellando dati e contatti all’interno dei fogli di calcolo per mettere in ordine migliaia di records, fornendo le coordinate necessarie alla partecipazione alla staffetta a partire da uno strumento come Google Maps per assicurare la più vasta partecipazione possibile, il team che sta organizzando la Staffetta dell’Umanità è riuscito a gestire un volume di quasi 5mila persone che hanno aderito all’iniziativa. E – nelle prossime ore – sarà in grado di fornire a tutti le esatte coordinate del chilometro che ciascun iscritto dovrà percorrere, da Aosta a Lampedusa.

Proprio nella definizione del percorso, è stato importantissimo il lavoro della Rete dei Cammini, che ha pianificato le tappe in tutte le regioni italiane. Il clima che si respira nella redazione di Servizio Pubblico è sicuramente di entusiasmo. E anche un po’ di incoscienza: nel giro di pochi giorni, grazie alle possibilità che le community virtuali mettono a disposizione, si è riusciti a organizzare un evento. Reale, all’aria aperta, fuori dallo schermo di uno smartphone.

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