Lo spot «scioccante e sensazionale» degli slip assorbenti vietato da Facebook perché mostra sangue mestruale
Lo spot di NZ Period Underwear AWWA viene mostrato integralmente solo sul profilo del marchio e nella sua versione ridotta nel settore commerciale
13/10/2021 di Ilaria Roncone
In Italia è successo a Nuvenia, in Nuova Zelanda a Period Underwar AWWA. Il tema sono sempre le mestruazioni e la possibilità – anche tramite spot – di normalizzare il ciclo e quello che accade alle donne in quel periodo del mese. Il ciclo mestruale è sempre stato oggetto di stigmatizzazione e vari marchi di prodotti per l’igiene femminile stanno provano a fare passi in avanti. In Nuova Zelanda, però, Facebook ha vietato nella sua sezione commerciale uno spot slip assorbenti riutilizzabili che mostra sangue mestruale definendolo «contenuto scioccante e sensazionale».
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Le ragioni dietro quello spot slip assorbenti che mostra il sangue mestruale
«Normalizzate la conversazione sulle mestruazioni»: questo è lo scopo dello spot del marchio di biancheria NZ Period Underwear AWWA, che ha fatto un appello a Facebook spiegando le proprie ragioni. Da sempre le donne affrontano lo stigma legato alle mestruazioni che le porta a nascondersi quando devono portare un assorbente in bagno, a vergognarsi e sicuramente la normalizzazione del ciclo passa anche dalla televisione e dagli spot sui prodotti per l’igiene femminile. Spot che, come abbiamo visto anche in Italia all’inizio di quest’anno, urtano la sensibilità di non poche persone che non esitano a definire uno schifo contenuti simili.
In particolare, la pubblicità del marchio neozelandese mostra due donne che hanno le mestruazioni e utilizzano una gli slip assorbenti riutilizzabili di AWWA e l’altra i normali prodotti monouso a cui siamo abituate. Il sangue è visibile sugli assorbenti nel cestino, sugli slip e nell’atto del lavaggio della biancheria. «Il ritratto onesto rivela le emozioni e le normalità vissute durante le mestruazioni, compreso il sangue reale», hanno spiegato i CEO dell’azienda. «Non voleva essere deliberatamente scioccante o sensazionale, ma mostrare le realtà che molti di noi affrontano su base mensile».
Ha senso he Facebook definisca un contenuto del genere scioccante e sensazionale?
Facebook afferma che il video dello spot è visibile nella sua interezza tramite le piattaforme social di AWWA e che è stato ridotto solo nel settore commerciale della piattaforma. «Incoraggiare una discussione aperta sui problemi che le donne affrontano è importante per me personalmente e per i nostri valori in Facebook – ha detto la responsabile delle comunicazioni della piattaforma in Nuova Zelanda – e sappiamo che questi problemi sono complicati, e il nostro team ha lavorato a stretto contatto con AWWA per consigliare come eseguire questa campagna sulle nostre piattaforme».
In molti hanno accolto bene il video, che fornisce una rappresentazione accurata di ciò che le mestruazioni comportano – comprese le macchie nel letto -, quindi la domanda viene spontanea. Nonostante un’ampia fetta della popolazione sia letteralmente schifata da contenuti come questo, e in Italia ne abbiamo avuto la prova, non è un po’ troppo utilizzare termini come scioccante e sensazionale? Il video, comunque, è presente nella sua versione integrale sul profilo del marchio.