Nuvenia spiega il suo spot: «Vuole incoraggiare un’attitudine positiva delle donne nei confronti della propria vulva»

Abbiamo intervistato Nuvenia per farci spiegare i perché dietro lo spot "Viva la Vulva" tanto discusso

15/01/2021 di Ilaria Roncone

Lo spot di Nuvenia Viva la Vulva è stato definito, lo scorso 17 dicembre, inadatto dal Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione Media e Minori perché non ne viene riconosciuta la rilevanza sociale. Abbiamo deciso di chiedere a Nuvenia le ragioni che stanno dietro le sue campagne pubblicitarie che, spesso e volentieri, dividono il pubblico social e alimentano moltissimo il dibattito. Il brand ci ha spiegato a che punto siamo e i retroscena di quella polemica social esplosa lo scorso mese, con i post in merito alla questione presi d’assalto.

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Abbattere i tabù sull’igiene femminile in un paese dove di mestruazioni non si parla

Viste le domande alle quali avete dovuto rispondere sui social a che punto siamo, secondo voi, con la normalizzazione del ciclo mestruale nella società italiana e rispetto agli altri paesi?

Con le campagna “BloodNormal” e “Viva la Vulva”, vogliamo abbattere i tabù relativi all’igiene femminile, che purtroppo sono ancora profondamente radicati nella nostra società. Una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale Astra Ricerche nel 2019, commissionata da Nuvenia, rivela che la metà delle donne intervistate vive le mestruazioni come un evento fuori dalla “normalità”, il 26% prova disagio ed imbarazzo e il 25% lo considera una condizione addirittura invalidante. Ad aggravare questa situazione, in Italia si parla poco di mestruazioni: solo una ragazza su due viene informata in modo appropriato prima dell’inizio del ciclo mestruale; per tante famiglie affrontare il tema è ancora un dilemma. Nel 2020, sempre dalla ricerca di Astra, abbiamo scoperto che una persona su cinque non sa definire dove si trovi esattamente la vulva, una su tre ritiene che abbia la stessa forma per tutte le donne.

E quest’anno, con “Viva la Vulva”, ci poniamo un grande obiettivo: incoraggiare un dialogo aperto e positivo sulle mestruazioni e sulle parti intime femminili, oltre i vecchi tabù e le stigmatizzazioni. Solo svelando ciò che di solito viene nascosto è possibile dare vita ad un cambiamento reale. La campagna “Viva la Vulva” è stata lanciata anche in altri paesi europei: in Francia, ad esempio, si registra una rilevante mancanza di informazione sulla vulva, e un terzo delle donne si sente in imbarazzo riguardo alla propria intimità. La campagna ha avuto ampia risonanza attivando un fervido dialogo e attirando attenzione e consensi. I risultati della Francia, il livello di conversazioni e le opportunità di un vero cambiamento ci hanno incoraggiato ad attivare l’iniziativa anche in Italia. Siamo convinti che parlare di questi temi, senza vergogna, con apertura mentale, possa aiutare. Le donne a vivere in armonia con il proprio corpo e con la propria zona intima, imparando a conoscerla e a prendersene cura quotidianamente.

In tanti non vedono gli stereotipi sul ciclo mestruale alimentati dalla nostra società

Avete notato dei progressi rispetto a come è stata accolta la vostra campagna “BloodNormal” dello scorso anno?

La campagna “Blood Normal” aveva riscosso un grande successo creando un dialogo aperto sul tema e contribuendo ad abbattere i tabù legati al ciclo mestruale. “Viva la Vulva” ha suscitato altrettanto interesse e reazioni molto variegate soprattutto tra il pubblico femminile. L’igiene femminile è un argomento molto sensibile di cui si tende a non parlare per timore, imbarazzo o retaggio culturale. Il primo passo, quindi, per normalizzare un aspetto così naturale nella vita di ogni donna è creare consapevolezza, stimolare il confronto e l’informazione. Nasciamo libere da tabù e stereotipi. Li assimiliamo crescendo in una società che inconsapevolmente continua ad alimentarli, dove la normalità viene distorta e alcuni temi taciuti. Diverse ricerche condotte dal brand Nuvenia hanno rivelato quanto argomenti come ciclo mestruale e parti intime femminili siano fonte di forte imbarazzo per le donne e motivo di profonda insicurezza. Sentiamo la responsabilità come brand di contribuire a questo cambiamento: rimettere le donne al centro, aiutarle a sentirsi libere di vivere la vita che desiderano ogni giorno. Sappiamo quanto sia importante per loro avere fiducia in sé e sentirsi a proprio agio in qualsiasi situazione e ci impegniamo nel perseguire questo obiettivo.

Gli obiettivi spot Nuvenia Viva la Vulva

Dai commenti come “questo schifo” e “spot da denunciare al garante per l’infanzia” ne abbiamo lette delle belle sotto i vostri profili e, in generale, sui social. Qual è la strategia dietro la vostra scelta di rispondere ai commenti offensivi uno per uno?

Uno dei principali obiettivi della campagna “Viva la Vulva” è stimolare una conversazione sui tabù legati all’igiene femminile. Sin dal lancio, la campagna ha suscitato grande interesse generando reazioni diverse nei media e negli utenti. Volendo dare spazio ad un dialogo aperto e inclusivo, raccontiamo l’insight da cui nasce la campagna, il suo messaggio e l’impegno del brand nell’abbattere questi tabù; al tempo stesso, lasciamo che la conversazione si auto-moderi. Abbiamo scelto un approccio trasparente e diretto che si è dimostrato efficace: dopo i primi giorni di campagna, il sentiment positivo è cresciuto e molte delle posizioni, anche le più scettiche, hanno riconosciuto il valore del progetto. Questo a dimostrazione che quando le persone hanno modo di parlare e confrontarsi su temi così importante è possibile iniziare a normalizzarli. Grazie alla campagna “BloodNormal” è diventata quasi consuetudine che ora il sangue sia mostrato nel suo colore naturale; siamo convinti che anche “Viva la Vulva” riuscirà a cambiare paradigmi ormai datati, e una delle ragioni di questo ottimismo è proprio la vivacità generata.

Rispetto agli altri brand di prodotti igienici femminili avete scelto una strategia di comunicazione innovativa. Il rischio era alto, che effetti ha portato? Siete soddisfatti?

La campagna “Viva La Vulva” ha vinto 6 leoni d’oro nella categoria Health, Creative Strategy (healthcare & brave brand), Glass (uguaglianza uomini/donne) al Festival internazionale della creatività 2019 di Cannes e oltre 60 Premi in altri festival creativi e pubblicitari, in particolare nella categoria Benessere/Salute per promuovere il cambiamento positivo dell’immagine delle donne. Questi sono stati per noi risultati emozionanti, che hanno dato forza al messaggio delle nostre campagne: per contribuire a questa trasformazione il primo passo è creare consapevolezza sui tabù che limitano la vita delle donne. Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. Abbiamo toccato aspetti profondi della cultura della nostra società per promuovere il cambiamento: da un’indagine Astra, il 40,7% degli intervistati valuta come medio-alta l’influenza dei canoni di bellezza della vulva sull’immagine che le donne hanno di se stesse e con cui devono confrontarsi ogni giorno. Si tratta di un tema delicato e importante che non può più essere trascurato o nascosto. Nuvenia vuole incoraggiare le donne ad assumere un atteggiamento positivo e sano nei confronti della propria vulva, sfatando credenze, insicurezze e stereotipi con i quali le donne si vedono confrontate. Non esiste vulva “perfetta”, così come per le altre parti del corpo, c’è una consistente diversità. non esiste un solo modo di essere donna. Siamo tutte diverse, “meravigliosamente uniche”.

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