La rivoluzione di Nuvenia che mostra il sangue mestruale rosso e non blu
05/09/2019 di Gaia Mellone
È inutile negarlo: parlare di mestruazioni è ancora un tabù. Le ragazze si trovano a dover bisbigliare per chiedere di nascosto un assorbente e a non poter rifiutare apertamente un invito a uscire – o lavorare da casa – spiegando di avere il ciclo con dolori annessi. Passi avanti sono stati fatti, sopratutto negli altri paesi: diverse le campagne pubblicitarie e social che mirano a rompere lo stigma intorno ad un fenomeno perfettamente naturale. Molto ha fatto anche la discussione sulla tampon tax, ma a volte i grandi cambiamenti passano attraverso gesti semplici, come quello compiuto da Nuvenia, che nella sua nuova pubblicità mostra la capacità assorbente dei suoi prodotti utilizzando un gel rosso come il sangue, e non solo.
La rivoluzione di Nuvenia che mostra il sangue mestruale rosso e non blu
Se non ve ne foste mai accorti, le donne non hanno il sangue blu. E quindi, non sono blu nemmeno le loro mestruazioni. Eppure siamo abituati a vedere pubblicità in cui gli assorbenti vengono testati con gel colorati, neanche fossero destinati ad un pubblico di donne aliene. Alcuni marchi di assorbenti hanno scelto di contribuire alle de-stigmatizzazione del sangue mestruale: tra questi c’è Nuvenia che ha portato in Italia la campagna “BloodNormal“,”sanguina normalmente”, già utilizzata da anni in diversi paesi, dove mostra il flusso mestruale in tutte le sue sfaccettature. Nello spot si vedono ragazze ballare, fare sport, ridere nonostante siano in pieno ciclo. E fin qui, tutto nella norma. Ma per rompere il tabù vengono mostrate anche scene a cui non siamo abituati: una donna che chiede apertamente a tavola chi abbia un assorbente, un’altra che avverte il capo che lavorerà da casa per via dei dolori mestruali e soprattutto, si vede il sangue rosso scarlatto, sia per testare gli assorbenti sia nelle scene di igiene intima. La spot , ha riscosso grande successo internazionale: ha infatti vinto nel 2018 il Glass Lion for Change Grand Prix di Cannes, un riconoscimento assegnato a chi promuove il cambiamento culturale contribuendo all’abbattimento delle diseguaglianze di genere. In Italia, invece la reazione è stata ambivalente.
«Rivoluzionario» ma «non necessario»
Da un lato, la nuova pubblicità è stata accolta con sollievo e soddisfazione da molte donne e uomini, che sui social network hanno ripostato lo spot commentandolo con frasi come «finalmente», «era ora», «miglior spot per pubblicizzare un prodotto» e addirittura descrivendo il coraggioso tentativo come «rivoluzionario e un po’ punk». Eppure, in molti sono stati estremamente infastiditi, sia uomini che donne. Le scene “ardite” sono state giudicate come eccessive, invadenti, non realmente necessarie da molti utenti. «Sì è normale, ma non per questo va mostrato», «mi fa impressione vedere il mio, figuriamoci quello delle altre» sono solo alcuni dei commenti che schierano dall’altro lato, quello del sangue blu. Che stavolta non significa nobiliare, ma pudico, e forse un po’ ipocrita.
(credits immagine di copertina: Youtube fermo immagine spot Nuvenia)