No, il post di Repubblica sulle mestruazioni con Leandra Medine non incita le donne ad andare in giro sporche per la parità di genere

Il post di Repubblica non è femminismo senza senso ma normalizzazione delle mestruazioni

02/02/2021 di Ilaria Roncone

No, Repubblica non sta incitando le donne ad andare in giro sporche di mestruazioni per affermare la parità di genere. Anche se tanti, troppi dei commenti che si leggono sotto quel post lasciano intendere che le persone capiscono questo. Tutto è partito da una fotografia pubblicata da Leandra Medine Cohen – influencer, imprenditrice e creatrice del creato il sito cult Man Repeller – che la ritrae sorridente, in piedi e con la gonna bianca macchiata di ciclo mestruale. La didascalia: «Unsarcastically, I love being a woman.» ovvero «Senza sarcasmo, amo essere una donna». Un messaggio positivo, liberatorio, normalizzante del ciclo mestruale che Repubblica ha deciso di riportare scatenando l’inferno, per così dire.

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La foto di Leandra Medine Cohen con la gonna sporca ciclo

 

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Leggendo dalla prima all’ultima parola del copy appare chiaro l’intento. Repubblica altro non fa che – a partire da questa immagine – puntare i riflettori su quello che sta accadendo alle mestruazioni: «Le mestruazioni non sono mai state così di moda. Finalmente. Protagoniste di spot televisivi, del dibattito nazionale sull’abbassamento dell’Iva sui prodotti sanitari femminili e ora anche di post di Instagram virali pubblicati da seguitissime influencer». Nonostante tutto, però, i commenti assolutamente privi di senso e pieni di disgusto al posto non sono mancati, come si capisce facilmente scorrendo anche solo i primi dieci.

Commenti post Repubblica Leandra Medine Cohen

Il post di Repubblica altro non fa che spiegare che le donne, vista l’enorme quantità di giorni durante i quali hanno le mestruazioni, devono vivere questa situazione con la massima serenità possibile. Sanguinare è normale, macchiarsi è normale, chiedere un assorbente è normale, vestirsi come meglio si crede a prescindere dal ciclo è normale. Non per molti di quelli che commentano, ovviamente, che sono proprio le persone – sia donne che uomini – maggiormente soggiogate da quanto la cultura ci ha insegnato finora sulle mestruazioni, ovvero che le donne devono nasconderle e devono nascondersi quando chiedono un assorbente, che devono sentirsi a disagio quando sanguinano e che non ne devono parlare. Riportiamo qualche esempio per chiarire di cosa si sta parlando: «A me sembra che mettere in mostra il ciclo sia un atteggiamento poco decoroso», «Vabbè non esageriamo ora …E ve lo dice una donna! Già che ci siete fate vedere per perdite di urina di mia nonna, dato che se ne vergogna» (che potrebbe essere preso come un ottimo suggerimento) o, ancora, il grande classico che arriva da molti uomini: «Da domani scendo con i pantaloni sporchi di mer*a». Fortunatamente ai tanti commenti tra lo schifato e l’indignato – passando per le accuse al femminismo – compaiono anche le parole di tanti che dimostrano di aver capito il messaggio.

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