Alcuni atleti olimpionici di Tokyo 2020 stanno sponsorizzando prodotti a fini personali

Durante le olimpiadi di Tokyo2020 alcuni atleti stanno svolgendo delle sponsorizzazioni, dopo che un cambiamento nel 2019 ha aperto le porte in tal senso

06/08/2021 di Giorgia Giangrande

Alcuni atleti olimpionici di Tokyo 2020 stanno cercando di incassare del denaro con delle sponsorizzazioni sui propri profili Instagram, ma – dopo il cambiamento delle regole sulle sponsorizzazioni – possono farlo.

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Le linee guida del 2019

Gli olimpionici stanno approfittando della loro presenza a Tokyo 2020 per cavalcare l’onda del cambiamento del 2019 sulle regole di sponsorizzazione. Tale cambiamento è conosciuto come regola 40, ma cosa permette? Gli atleti che hanno molto pubblico – anche su Instagram -possono capitalizzare il loro seguito sui social media per promuovere gli articoli più disparati, che vanno anche oltre l’abbigliamento sportivo.

Però, come riporta Bloomberg, gli agenti sostengono che la complessità delle nuove linee guida e il continuo controllo del Comitato Olimpico Internazionale impediscono ancora agli atleti di realizzare senza vincoli il loro potenziale di guadagno.

Le partnership durante Tokyo 2020

La regola 40 ha aperto le porte alla pubblicazione di contenuti sponsorizzati da parte degli atleti che, nonostante i vincoli del CIO, riescono comunque a generare un flusso di entrate.

Chiariamo. Le partnership in questione non riguardano gli sponsor ufficiali di Tokyo 2020, ma vanno oltre e la novità consiste nel poter collaborare con brand non direttamente connessi allo sport. Come il caso della triplista portoghese Patricia Mamona, che ha caricato sul suo profilo Instagram degli vari scatti ritraenti i cereali Fitness della Nestlé e che è stata selezionata come ambassador ufficiale del brand in Portogallo.

 

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Oppure il caso della sollevatrice di pesi Hsing-chun Kuo, che ha promosso il fornitore di telecomunicazioni Taiwan Mobile Co Ltd sul suo profilo Instagram e che, a sua volta, è stata scelta anche lei come ambassador del brand.

Le sponsorizzazioni a Tokyo 2020 sono ammesse, ma ancora con molta parsimonia. Chissà se per Parigi 2024 si sarà compiuto qualche passo in avanti in tal senso. Nel frattempo, vi lasciamo con una riflessione: è opportuno usare i propri profili social per tornaconti personali mentre si è in gara a delle Olimpiadi?

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