The Handmaid’s Tale 2×03 – Recensione dell’episodio “Baggage” Attenzione Spoiler

04/05/2018 di Redazione

Ci sono le coppie tradizionali all’interno di Gilead in The Handmaid’s Tale?

Si, ci sono e fanno parte di una classe sociale completamente diversa da quella dei comandanti, tanto che le mogli sono considerate donne a basso prezzo di uomini di poco conto, venendo chiamate Economogli. Queste famiglie vivono in degli appartamenti e sono tenute sotto stretta sorveglianza; sono a conoscenza del ruolo delle ancelle all’interno della società ma la frase che viene pronunciata dalla moglie di Omar:“Non so come si possa dare il proprio figlio a qualcun altro” fa pensare che non sappiano esattamente come funzionino le cose non sono al corrente che non si tratta di una scelta voluta

The handmaid's Tale 2 
In questo episodio possiamo vedere anche la vita in Canada di Luke, Erin e soprattuto di Moira, che ora lavora al centro di accoglienza per i rifugiati, è il suo modo per combattere, il suo scopo per riuscire ad andare avanti. Ma in una scena si avvalorano sempre di più le parole di Zia Lydia, “Gilead è dentro di te”, non si è mai del tutto liberi. Ed è proprio per questo motivo che Moira durante un rapporto occasionale, dice di chiamarsi Ruby, il nome che le avevano dato quando la costringevano a prostituirsi. Ci sono cose che non puoi dimenticare, le sue esperienze l’hanno segnata in maniera indelebile
Tornando a June, la mattina seguente,  la famiglia “Tradizionale” deve recarsi in chiesa, e dopo lunghe ore di attesa June decide di prendere in mano la situazione, non vuole più trovarsi in balia degli altri, vuole decidere da sola il proprio destino. Destino che la porterà in una pista d’atterraggio dove un membro del MayDay la porterà in Canada dove finalmente potrà essere veramente libera. Ma niente va per il verso giusto, non appena il pilota sta per decollare, viene fermato dagli Occhi che lo uccidono, catturando June, che adesso dovrà affrontare le conseguenza della sua latitanza e da come abbiamo potuto vedere la scorsa settimana con l’ancella DiWyatt
 
Anche il terzo episodio di The Handmaid’s Tale 2 è carico di emozioni, di sofferenza, una sofferenza che non sempre può essere espressa, anzi spesso deve essere strozzata, come quando assistiamo ad un flashblack di June all’interno centro rosso, e tramite delle diapositive scopriamo che sua madre è stata mandata nelle Colonie. June è costretta a tenersi tutto dentro perchè piangere, urlare, vivere il proprio dolore non è consentito a Gilead
 
I nuovi episodi di The Handmaid’s Tale andranno in onda in America sul canale streaming Hulumentre in Italia saranno disponibili su Tim Vision il giorno dopo, doppiati in italiano
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