L’Omicidio di Gianni Versace – American Crime Story: Recensione 2×01
20/01/2018 di Redazione
Questa settimana ha debuttato la seconda stagione di American Crime Story con “L’Omicidio di Gianni Versace”. Su FX e in Italia su Fox Crime. Un sorprendente Darren Criss e un Edgar Ramirez trasformato sono al centro di questo episodio.
Il primo episodio de L’Omicidio di Gianni Versace – American Crime Story è andato in onda su Fox Crime e dopo il grande successo del caso O.J Simpson ci sono grandi aspettative per questa nuova stagione. Le premesse ci sarebbero tutte: dal cast stellare alla trama perfetta. L’episodio si apre con Gianni Versace (Edgar Ramirez) che vaga per la sua maestosa villa di Miami Beach mentre il suo assassino, Andrew Cunanan (Darren Criss) si trova sulla spiaggia in attesa di compiere il folle gesto e uccidere lo stilista. Il tutto accompagnato da musica classica, che ritroveremo più volte durante l’episodio. Ma passiamo alla Recensione della 2×01 de L’Omicidio di Gianni Versace – American Crime Story.
Nella prima metà della 2×01 de L’Omicidio di Gianni Versace – American Crime Story impariamo a conoscere i personaggi principali: la vittima e l’assassino. Torniamo indietro nel 1990 quando avviene il primo incontro trai due in un locale gay e di come questo viene poi raccontato da Andrew Cunanan ai suoi amici, rivelando già la sua natura contorta. Andrew infatti ha la capacità di attirare l’attenzione dello stilista che lo inviterà a presenziare a un’opera per cui sta curando i costumi di scena. Ma proprio nel bel mezzo di una conversazione molto intima veniamo catapultati nel 1997, dove un Versace morente viene soccorso dopo le richieste d’aiuto del suo compagno Antonio D’Amico (Ricky Martin). In questo frangente c’è un particolare che Ryan Murphy (creatore della serie) e gli sceneggiatori hanno messo in primo piano: gli sciacalli, ossia il ragazzo da spiaggia che vende per 30mila dollari una polaroid di Gianni Versace, una turista che sporca di sangue un foglio di giornale su cui c’è la pubblicità della casa di moda e la ragazza che cammina dietro le telecamere con un prendisole firmato Versace.
Dopo un pò c’è l’attesissima apparizione di Donatella Versace (Penelope Cruz) che nell’episodio pensa subito agli affari e alla reputazione della famiglia, che potrebbe essere infangata da alcune voci. Intanto la polizia scopre che Andrew Cunanan ha già commesso altri quattro omicidi ed è ricercato dall FBI ma fino alla fine non viene trovato.
Il protagonista de L’Omicidio di Gianni Versace
In tutta onestà l’attrice che attendevo di più in questa stagione era il Premio Oscar Penelope Cruz, che in realtà in questo primo episodio non ha brillato (anche a causa del poco spazio dedicato al suo personaggio). La sorpresa più grande è stata invece Darren Criss, già pupillo di Ryan Murphy in Glee, che ha incarnato alla perfezione l’assassino di Versace interpretando un personaggio disturbato, bugiardo patologico e omosessuale (quasi) represso. E se per lui questa era solo la prima puntata non vedo l’ora di vederlo nelle prossime. Edgar Ramirez, invece, ha stupito per la somiglianza a Gianni Versace, quasi impressionante, grazie anche al makeup. Questa prima puntata de L’Omicidio di Gianni Versace – American Crime Story ha convinto in quanto ad attori e storyline meno sui personaggi attesi e la regia dell’episodio, troppo semplice e poco emozionale.