Military Wives, recensione di una commedia brillante

19/10/2019 di Redazione

Military Wives, di Peter Cattaneo, racconta la vera storia delle mogli dei militari in missione che trovano conforto e passione nel canto.

Il primo di una lunga serie di Military Wives

Il film Military Wives, di Peter Cattaneo, presentato alla 14ª Festa del Cinema di Roma, è ispirato a una storia vera. Racconta la vita delle mogli dei militari inviati in missione. Una di loro, Kate (Kristin Scott Thomas), affronta lo stress e la monotonia della sua condizione con grazia e perseveranza. Trova infatti la sua libertà espressiva nel canto, al punto da riuscire a convincere un gruppo di mogli nella sua stessa condizione a formare un coro. Appunto il Military Wives Choir, che avrà un grande e inaspettato successo.

Più dramma che commedia

Una comedy fortemente drammatica, che fa sorridere, ma che principalmente fa commuovere. La condizione delle mogli dei militari al fronte ha alcuni elementi in comune, ma ognuno affronta l’assenza e la paura in modo diverso. Il film, oltre ad essere intervallato da battute che suscitano ilarità e da scene di canto con testi poetici e profondi che riempiono gli occhi lacrime, fa anche luce su una realtà a molti sconosciuta. La voglia di non pensare, la paura, il contare i giorni che mancano, aspettare una notizia, un modo per comunicare. Tremare ogni volta che il telefono squilla e il campanello della porta suona.

Spessore dei personaggi

Military Wives racconta anche i legami familiari, tra genitori e figli. La difficoltà nell’abituare bambini e adolescenti a un padre che non ci sarà per sei mesi, probabilmente per sei mesi all’anno. Kristin Scott Thomas interpreta magistralmente la tipica donna che fa di tutto per non pensare, per non dover aspettare. Incrollabile, razionale e che non va mai fuori controllo. Soffre, come tutte, anzi forse più di tutte, ma non lo darà mai a vedere. Vive di organizzazione e leadership. Non passerebbe mai una serata con le altre mogli parlando dei rispettivi mariti, ancor di più se accompagnata da un bicchiere di vino.

Riflessione di vita

Il film di Peter Cattaneo è divertente e brillante, ma soprattutto è una commedia intelligente. Perché per quanto il film faccia piangere nella maggior parte delle situazioni, porta a una riflessione. E cioè che l’unione fa la forza, sempre. Insieme è più facile non solo superare situazioni difficili, ma anche sorridere, piangere, ridere e divertirsi. Insieme è più bello vivere. Sempre. Queste donne trovano nel canto uno scopo, un modo per passare il tempo, ma soprattutto trovano conforto l’uno nell’altra. E in ognuna un’amica su cui contare. Il coro le unisce, il canto le fa esprimere e, attraverso le emozioni, riescono a lasciarsi andare.

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