Johnny Depp: Daniel Radcliffe, l’allontanamento da I crimini di Grindelwald
13/01/2018 di Redazione
In una intervista Entertainment Weekly, Daniel Radcliffe ha parlato della situazione di Johnny Depp e della sua mancata esclusione dal secondo capitolo della saga di Animali fantastici: I crimini di Grindelwald.
Per chi non ne fosse al corrente, Johnny Depp fu sospettato di violenza verso la sua ex Amber Heard e, vista l’insistenza di queste voci, una parte dei fan di Animali Fantastici decise che non era accettabile la sua presenza nel cast. Questa frangia di pubblico fu capace di far sentire la sua voce, al punto che la stessa J.K. Rowling si dovette esprimere per giustificare la scelta di continuare a lavorare con Depp.
Radcliffe non ha parlato subito di Johnny Depp, ma ha sottolineato – senza entrare nel merito di questa specifica vicenda – purtroppo molto spesso la fama è uno strumento sufficiente ad allontanare la giustizia:
Non sto dicendo niente che qualcun’altro non abbia già detto — e questa potrà sembrare una strana analogia — [ma] nella NFL ci sono diversi giocatori che sono stati arrestati per aver fumato marijuana, e altri ancora arrestati per comportamenti molto più gravi, e sono tollerati perché sono famosi.
Proseguendo, l’attore inglese ha parlato di un caso, per certi aspetti simile a quello di Johnny Depp – ma con un esito molto diverso -, che è avvenuto proprio all’interno della produzione di Harry Potter:
Penso che la cosa che mi ha stupito di più è che anche noi avemmo un ragazzo che fu allontanato a causa della marijuana dai film [originali di Harry Potter], e mi pare ovvio che l’accusa di Johnny sia molto più grave.
Il caso a cui Radcliffe accenna è quello di Jamie Waylett, a cui fu impedito di tornare a interpretare Vincent Tiger, suo personaggio per ben cinque film della saga, in seguito a questioni legate al possesso e al consumo di droga leggera. Rispetto a Johnny Depp, infatti, Waylett ai tempi non era accusato di aver commesso alcuna violenza.