Grey’s Anatomy 15×19 – Recensione: Il diritto di dire “NO”

29/03/2019 di Redazione

Grey’s Anatomy 15×19 – Recensione: Il diritto di dire “NO”

Grey’s Anatomy

I minuti scorrono, le lacrime continuano a bagnarmi il viso. La rabbia e il dolore mi divorano. Abby aveva detto no, la madre di Jo aveva detto no. Jo, dopo quel primo schiaffo, e il secondo e il terzo, non riusciva a pensare ad altro che a ciò che aveva sbagliato. “Se avessi parlato di meno, se non avessi spostato quel piatto“. Ma la verità è quella che arriva dalle parole di Teddy: “Non è colpa tua“.

Grey’s Anatomy

Abby tiene stretta la mano di Jo per l’intero episodio di Grey’s Anatomy. Non riesca a lasciarla. Come non riesce a lasciare quella stanza dopo aver accettato di sottoporsi al kit antistupro. E allora la dottoressa Jo Karev fa quello che dovrebbe essere una regola, proprio come ha detto Teddy. Tutte le donne del Grey Sloan sono nel corridoio che porta alla sala operatoria. Nessun uomo arriverà lì. Nessuno le farà del male. Jo la protegge dal primo all’ultimo istante.

Grey’s Anatomy

Grey’s Anatomy ci regala un episodio forte, intenso. Un episodio che sono rimasta a guardare in religioso silenzio, ma con quella rabbia che ancora adesso non riesco a mandare via. La rabbia verso quegli uomini convinti che le donne siano di loro proprietà, che se una donna dice no, in realtà sta dicendo si. La violenza sessuale, la violenza in ogni sua forma, è qualcosa che resta dentro. Una cicatrice che non svanirà mai. Ma Jo ha ragione. Tutte le Abby di questo mondo sono delle sopravvissute e non è colpa loro.

Krista Vernoff ci racconta la storia di tre donne. Due donne stuprate e una donna nata da una violenza sessuale. Il loro dolore, la loro paura e la loro rabbia sono diventate mie dal primo fino all’ultimo secondo di questo episodio di Grey’s Anatomy. Fino a quell’ultimo istante. La madre di Jo va via. Ha fatto ciò che ha potuto, non è stato abbastanza. Ma non credo di riuscire a provare rabbia verso questa donna che sta ancora raccogliendo i pezzi. Che non dimenticherà mai.

Poi c’è lei, Abby. Negli ultimi minuti, attraverso la forza e gli occhi di Jo, decide di denunciare. Suo marito è accanto a lei, ma è lei la sola guerriera che vedo nella stanza quando Jo chiude la porta. Poi quei secondi finali. Alex prova ancora a parlare con sua moglie, con la donna che ama. Ma Jo non può parlarne, non ancora. Ha solo bisogno di chiudere gli occhi per non sentire e vedere più nulla. Lo sguardo di Jo è spento, vuoto mentre e parole di sua madre continuano a vagare nella sua mente.

Grey’s Anatomy

E adesso, nel silenzio di questa stanza, la sola cosa che riesco a dire è: grazie Camilla Luddington, grazie Grey’s Anatomy per aver raccontato quel dolore, quella rabbia, quelle ingiustizie. Per aver raccontato la verità di queste donne, delle Abby di questo mondo ancora sporco.

Per scoprire tutto quello che accadrà nei prossimi episodi di Grey’s Anatomy seguite le pagine: Noi amiamo Grey’s Anatomy  – Le storie più belle di  – Greys Anatomy. –Grey’s Anatomy– Italia  – La ruota non smette mai di girare – Tu sei la mia persona.  –  GREY’S ANATOMYLA NOSTRA VITA – Grey’s Anatomy– be my person.• –  GA la mia vita – Le emozioni di Grey’s Anatomy – We love grey’s anatomy – Un’Unica Passione: – Grey’s Anatomy is our McDreamy – »Noi amiamo Greys Anatomy – Meredith & Derek. – Station19 – Italia

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