Burning – L’amore brucia: Recensione del film di Lee Chang-dong

18/09/2019 di Redazione

Burning – L’amore brucia, presentato a Cannes 2018, arriva solo ora (per fortuna) sui nostri schermi grazie alla Tucker Film, casa di distribuzione sempre attenta nelle sue scelte di film di qualità.

Burning di Lee Chang-dong, arriva nel nostro paese dopo aver mietuto numerosi successi di critica e pubblico.

Il film di Lee Chang-dong è una storia che coinvolge solo tre  persone in oltre due ore e trenta di proiezione, una finestra su valori universali che sfocia in un thriller di cui vi terremo gelosamente segreto il finale, ma che alla fine coinvolge lo spettatore, e rende il film dopo averlo visto qualche ora dopo ancora piu’ affascinante, toccando lo stesso tema che Matteo Garrone aveva affrontato con il suo Dogman, ovvero cosa succede quando una persona mite e normale viene costretta a scatenare la sua rabbia e la sua voglia di vendetta. Non si possono fare paragoni ovviamente, ma il coreano Burning – L’ amore brucia dal punto di vista cinematografico, con una direzione della fotografia perfetta, rasenta quasi una totale perfezione stilistica.

Burning - L'amore bruciaLa sceneggiatura è stata adattata dal racconto di Haruki Murakami “Granai Incendiati”, il film riconosce chiaramente il suo debito nei confronti del libro adattato da Lee e il dal suo co-sceneggiatore regolare Oh Jung-mi,  esplorando un gran numero di aspetti della moderna societa’ coreana.
Il bravo, buono e schivo protagonista Jongsu (Yoo Ah-in), viene coinvolto sentimentalmente da una sua amica di scuola Haemi (Jun Jong-seo). Il tempo e’ passato Haemi seduce il giovane Jongsu, per poi partire in missione per l’Africa come volontaria. Al suo ritorno il giovane spera di continuare il suo rapporto ma lei torna con Ben (Yeun Steven attore molto noto anche al nostro pubblico per la sua partecipazione in Walking Dead), un giovane ricchissimo che in breve tempo crea uno strano menage a trois.
Mentre la vita del povero Jongsu, aspirante scrittore, e’ complicata da un processo che rischia di far mettere in prigione suo padre, a cui si aggiunge la difficolta’ di sbarcare il lunario, il giovane Ben gira in Porsche e invita ripetutamente Jongsu a cene con i suoi ricchi amici nel quartiere elegante dove vive, sempre in compagnia della bella Haemi, tanto da far paragonare il personaggio di Burning -L’amore brucia ad un Grande Gatsby coreano.

Burning - L'amore brucia

Tutta la storia in Burning – L’amore brucia ci porta piano piano dentro la vita dei tre giovani, per poi virare all’improvviso nel thriller al momento della scomparsa della giovane Haemi. Una grandissima intelligenza nella scrittura accompagnata da una resa cinematografica di altissima qualita’ porteranno lo spettatore ad un finale che per ovvi motivi non sveliamo.
Cinema coreano d’autore, che abbiamo paragonato con il nostro Matteo Garrone  per via della storia affrontata in Dogman e  lo stesso regista non ha affatto nascosto, che sebbene le storie siano originate da fatti, (nel suo caso un libro), diversi le tematiche affrontate sono universali. Una pellicola da non perdere, nella speranza che la nostra distribuzione lo tenga in programmazione un tempo adeguato, ma speriamo che la figura di Yeun Steven di Walking Dead possa incuriosire i fan della serie nello scoprire questo gioiello del cinema coreano.

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