L’Assassinio di Gianni Versace – American Crime Story: Recensione 2×02

27/01/2018 di Redazione

Sia negli Usa che in Italia è andato in onda il secondo episodio di L’Assassinio di Gianni Versace – American Crime Story. In questa nuova puntata conosciamo meglio i personaggi e le loro vite prima dell’omicidio.

 
Dopo la messa in onda del primo episodio de L’Assassinio di Gianni Versace – American Crime Story (leggi qui la recensione della 2×01) lo scorso venerdi su Fox Crime è arrivato il secondo episodio della serie antologica di Ryan Murphy. Nella 2×02 conosciamo meglio la vita di Gianni Versace  (Edgar Ramirez) e di ciò che è accaduto nei mesi precedenti al delitto al suo assassino, Andrew Cunanan. Finalmente più spazio alla Donatella di Penelope Cruz e alla relazione tra D’Amico (Ricky Martin) e lo stilista. Ma passiamo alla Recensione della 2×02 de L’Assassinio di Gianni Versace – American Crime Story.
 
L’episodio si apre nel 1994 con un Gianni Versace, in incognito, che entra in un ospedale per sottoporsi a degli esami. Velatamente nella serie scopriamo che lo stilista sarebbe malato di AIDS, notizia che ufficialmente non è mai emersa. Il genio viene messo alla prova dal suo stato di salute e comincia a crollare ma con un salto temporale ritorniamo al 1997 con la preparazione e poi alla cremazione del corpo di Gianni Versace e alla sofferenza di Donatella.  Torniamo qualche mese indietro, quando l’estro creativo ritorna e Versace mette in scena una sfilata con abiti audaci e dal pensiero controcorrente. In questo frangente i fratelli Gianni e Donatella si scontrano, quest’ultima è ai ferri corti anche con Antonio D’Amico. Ma in questo episodio viene rimarcato quanto Gianni Versace fosse attaccato alla sua famiglia e quanto amasse sua sorella Donatella.
Il Killer di Gianni Versace
Il Killer di Gianni Versace

Intanto Andrew Cunanan arriva a Miami e qui scopriamo cosa sta accadendo nei mesi precedenti all’omicidio. Il killer si ferma in un hotel e qui incontra Ronnie (Max Greenfield), un malato di AIDS a cui racconta della sua “amicizia” con Gianni Versace. Il ragazzo lo porterà sul luogo dove i giovani omosessuali si prostituiscono e ancora una volta la natura malata di Andrew Cunanan si scatena. In una camera d’albergo cercherà di strangolare un uomo, suo cliente, con del nastro adesivo, per poi salvarlo alla fine. Subito dopo comincia il perlustramento di Villa Versace, con foto e appostamenti, e proprio durante uno dei suoi giri viene riconosciuto da un cameriere di un bar ma la polizia arriverà troppo tardi.

L’Assassinio di Gianni Versace: cosa manca e cosa no?

Nella 2×02 de L’Assassinio di Gianni Versace – American Crime Story si riconferma Darren Criss, grazie a una grande interpretazione del killer, ma finalmente c’è spazio anche per Penelope Cruz e alla sua Donatella Versace, che fa uscire fuori i sentimenti che erano mancati nel primo episodio. Rispetto alla prima stagione manca un pò di azione, thriller e quella situazione che non ti aspetti, nonostante sia tratto da un fatto realmente accaduto. In alcuni tratti l’episodio risulta piatto nonostante riesca comunque ad intrattenere lo spettatore.

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