I grandi network che si affidano ancora una volta ai social per documentare la sparatoria nella metro a Brooklyn

Le immagini riproposte in maniera acritica e senza filtri sono quelle che arrivano direttamente dagli account social di chi ha ripreso in real time quello che stava accadendo

12/04/2022 di Redazione

Le immagini di un treno e di un fumo denso, le chiazze di sangue sulla banchina, i volti scoperti delle persone ferite (il bilancio provvisorio parla di almeno 13 persone che sono state colpite). Sono immagini girate, rigorosamente in verticale, da chi si trovava in metropolitana durante o subito dopo la sparatoria a Brooklyn, New York. L’ennesimo gesto folle di questo 2022 non poteva che avere come teatro uno dei luoghi più affollati di una delle città più iconiche del mondo occidentale. Il racconto di questo episodio, tuttavia, sembra essere quasi totalmente affidato alle immagini girate da testimoni oculari che si trovavano sul posto, che hanno avuto il sangue freddo di utilizzare il loro telefono cellulare e che hanno pubblicato le sequenze sui loro account social.

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Sparatoria a Brooklyn, le immagini trasmesse direttamente dai social network, senza filtri

Una delle fonti primarie che in questo momento diversi media di tutti il mondo stanno utilizzando (non fanno eccezione le reti all news italiane, come RaiNews e SkyTg24) è l’account Instagram dell’utente @angry_yeti, artista, illustratore e digital imagist che – in queste ore frenetiche – ha avuto modo di riprendere con il proprio smartphone le scene più cruente tra quelle della metropolitana di New York. Si trovava esattamente sul treno del servizio di trasporto quando la sparatoria ha colpito diverse persone: con 10 stories è stato tra i primi a fornire un quadro completo della situazione rispetto a quanto era accaduto in città soltanto due ore fa.

sparatoria a brooklyn

Sarà stato sicuramente l’effetto di avere una guerra alle porte dell’Europa in cui vedere corpi al suolo, mutilati e sanguinanti, sembra essere una sorta di normalità, ma le televisioni non hanno assolutamente avuto dubbi nel trasmetterle senza filtri, come se fosse assolutamente normale documentare quanto stava accadendo in maniera rapida e veloce, senza soffermarsi nemmeno un istante su tutto ciò che la deontologia professionale imporrebbe.

Ricordiamo che, al di là del caso specifico, occorrerebbe sempre verificare le fonti, assicurarsi della loro portata, misurare l’effetto della trasmissione delle immagini. Invece, nel grande fast food dell’informazione che stiamo vivendo, embeddare un video da Instagram senza alcun problema sembra essere il minimo sindacale.

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