Shein il colosso dell’ecommerce che vende vestiti a 4 euro e vale 100 miliardi di dollari

L'azienda è nata in Cina e ora che ha concluso una nuova serie di finanziamenti, diventerà una vera potenza del settore

08/04/2022 di Martina Maria Mancassola

L’azienda cinese, startup di e-commerce di moda, in crescita da anni, non ha negozi fisici e la sua strategia si fonda sulla rapidità e sui bassi prezzi dei prodotti che vende. Secondo un rapporto di BloombergShein vale $ 100 miliardi. Il marchio è uno dei più in voga nella generazione Z. Ora, dopo l’ultima serie di finanziamenti, l’azienda cinese diventa una delle maggiori società private al mondo valendo, addirittura, più di Zara e H&M messe insieme.

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Shein vale $ 100 miliardi: grazie ai nuovi finanziamenti è già colosso del settore moda

La startup di abbigliamento è nata in Cina nel 2008 ed ora, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, ha raggiunto una valutazione di 100 miliardi di dollari raccogliendo circa tra uno e due miliardi di dollari grazie ai nuovi finanziamenti e, in particolare, con l’ausilio del General Atlantic – società di private equity che fornisce capitale e supporto strategico a società di crescita globale, con sede a New York -, e dei sostenitori Tiger Global Management, IDG e Sequoia Capital China. Poco conosciuta fino a qualche anno fa, già nel 2020 – quando si quotò in borsa -, veniva valutata circa 15 miliardi di dollari. Ora, però, il suo valore sale alle stelle superando le capitalizzazioni di mercato di H&M e Inditex (Zara, Pull&Bear) messe insieme, le sue concorrenti low cost europee.  Shein, secondo CB Insights, ora è la terza startup più importante a livello globale, dopo ByteDance, società madre della piattaforma TikTok, e SpaceX. Zara, infatti, ha una capitalizzazione di mercato di 66 miliardi di dollari, mentre H&M di 20.

La società cinese, lo scorso maggio, aveva dichiarato che Shein valeva diversi miliardi di dollari e non aveva, nei piani futuri,  di quotarsi in borsa. Shein, secondo Bloomberg, ha superato Amazon nei download negli Stati Uniti per la sua app per lo shopping. L’azienda non ha alcun negozio fisico e da sempre ha basato la sua attività sulla vendita di vestiti, prodotti di bellezza, scarpe ed accessori – con una produzione di più di seimila nuovi articoli ogni giorno -, esclusivamente online e senza intermediari. Le ragazze della gen Z sono principalmente le sue clienti, ma in realtà anche per uomo e bambino si trova un’offerta varia di capi. La piattaforma spedisce i suoi prodotti in 220 paesi nel mondo ed il successo è dovuto ai prezzi molto bassi (a partire da $ 1) e alla varietà dei prodotti offerti. Infatti, anche se i capi già in partenza costano solo qualche euro, sia sul sito che sull’app di Shein spesso si trovano promozioni e, inoltre, ad ogni ordine i clienti ottengono punti da utilizzare come sconti per i successivi ordini.

Shein è un’azienda di successo che, però, non è stata esente da critiche nel tempo: alcuni dei suoi prodotti sono stati denunciati per insensibilità culturale, tra cui una collana con la svastica buddista e tappetini da preghiera, come si vede nel post di Instagram di Syeda, che si dice indignata, anche se poi la piattaforma ha rimosso la maggior parte di questi prodotti dal loro sito, dal comportamento dell’azienda, «che utilizza i tappetini da preghiera musulmani (janemaz/sajadah) vendendoli come “tappeti frangiati” che le persone possono usare casualmente in casa».

 

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Le imitazioni di Shein degli articoli di alta moda di altri brand, come una mini borsa Jacquemus, i tacchi Versace o la «tote bag» Dior, rendono la società accattivante per gli utenti che non hanno la possibilità di spendere cifre elevate per i prodotti dei grandi marchi. Nel 2021 Shein ha pubblicato un Rapporto sulla sostenibilità e sull’impatto sociale, affermando che l’azienda si sarebbe concentrata sulla riduzione delle emissioni di carbonio e sulla riduzione dei rifiuti tramite l’utilizzo di materiali più sostenibili, ma, in realtà, la maggior parte dei suoi prodotti viene realizzata con tessuti sintetici come nylon e poliestere. La società, infatti, ha ricevuto lamentele dai suoi clienti a causa della qualità incostante. Shein ha anche una storia di furto di design da brand più piccoli. Per esempio, nel maggio 2017, il marchio indipendente con sede a Los Angeles Valfré, fondato dall’artista e designer di origine messicana Ilse Valfre, ha affermato di aver notato somiglianze tra i suoi prodotti e quelli sul sito della società cinese dopo che «i clienti hanno iniziato a inviarci foto tramite Instagram ed e-mail, avvisandoci delle copie identiche del nostro prodotto. Abbiamo appena contattato il nostro avvocato immediatamente, al fine di prendere le misure adeguate». I problemi per l’azienda non finirono lì, perché poi, nel novembre 2021, un gruppo di advocacy svizzero e una ONG Public Eye hanno riferito di un certo numero di dipendenti di sei stabilimenti Shein a Guangzhou che erano costretti a lavorare 75 ore alla settimana, e non sono mancate anche le numerose accuse secondo cui Shein impiegherebbe lavoro minorile e schiavo.

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