L’IT provider esterno della UEFA che avrebbe causato l’errore nel sorteggio di Champions

In un comunicato ufficiale, UEFA attribuisce l'errore a un partner strategico nel settore ICT

13/12/2021 di Redazione

Tutta colpa di un problema tecnico, esterno all’organizzazione. Almeno è quanto afferma la UEFA dopo la brutta figura andata in scena questa mattina, nel corso del sorteggio di Champions League. Nel corso dell’evento, infatti, si sono registrati due episodi consecutivi di abbinamenti impossibili tra squadre che hanno superato il girone di qualificazione: inizialmente, Villareal e Manchester United erano state accoppiate nonostante provenissero dallo stesso girone (e questa combinazione è vietata dal regolamento). Poi, l’errore si era ripetuto proponendo il derby di due squadre inglesi, salvo trovare una quadra al terzo tentativo. Il problema era stato troppo evidente e i primi ricorsi non avevano tardato a palesarsi. Ecco perché la UEFA ha deciso di rimandare il sorteggio alle 15.30. In un comunicato stampa piuttosto stringato ha attribuito la colpa a un provider esterno che ha fornito all’UEFA il software per gestire il sorteggio.

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Software sorteggio Uefa, la causa dell’errore negli accoppiamenti Champions

«A seguito di un problema tecnico con il software di un fornitore di servizi esterno che indica agli ufficiali quali squadre possono giocare tra loro, si è verificato un errore materiale nel sorteggio degli ottavi di UEFA Champions League» – ha scritto la UEFA in un comunicato stampa.

Da tempo, la UEFA ha una serie di partner esterni per quanto riguarda il settore ICT. Indicare in loro la causa dell’errore avvenuto quest’oggi è sembrata probabilmente la strada più breve all’organizzazione per aggirare la brutta figura. Il problema è che il sistema di sorteggio dell’UEFA non avviene soltanto in maniera computerizzata, ma sfrutta una formula mista: il fatto che ci siano delle persone in carne e ossa – molto spesso istituzioni interne all’organizzazione o ospiti di caratura internazionale, ex calciatori – a estrarre le sfere con i nomi delle squadre indica indubbiamente che, alla componente software, si aggiunga anche una componente umana.

L’abbinamento di 16 squadre, con delle regole di esclusione ben chiare da un punto di vista informatico, non dovrebbe essere caratterizzato da una procedura particolarmente complessa. Del resto, mai negli ultimi anni si erano verificati problemi di questo genere nei sorteggi. Per ora, tuttavia, la spiegazione ufficiale resta questa. Bisognerà vedere, ora, se ci saranno delle reazioni ufficiali dai partner della UEFA che si occupano di software e delle infrastrutture tecnologiche dei sorteggi.

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