Con il decreto sulle riaperture lo smart working prorogato fino a settembre
Lo smart working sarà probabilmente prorogato fino alla fine della campagna vaccinale
19/04/2021 di Ilaria Roncone
Lo stato di emergenza causato dalla pandemia Covid in Italia sarà prorogato fino al 31 luglio. Nel decreto sulle riaperture del 26 aprile sarà contenuto anche questo provvedimento che, tra le altre cose, andrà a impattare sulla possibilità di continuare a fare smart working in Italia. La normativa attuale sul lavoro agile in emergenza, infatti, sarebbe dovuta scadere con il finire di aprile ma l’intenzione ora sarebbe di estenderla fino a fine settembre, ovvero per tutto il periodo delle vaccinazioni. L’estensione del lavoro agile semplificato fino al 30 settembre sarà quindi presente nel decreto riaperture e annullerà quanto stabilito dal dl del 22 marzo, che limitava lo smart working fino al 30 giugno solo a tutti i lavoratori fragili o con disabilità gravi.
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Lo smart working continua fino a settembre
Se la certezza è che lo smart working verrà prorogato fintanto che l’Italia sarà in stato di emergenza, le discussioni in queste ultime ore lasciano intendere che – alla fine dei conti – il lavoro agile verrà concesso anche oltre, almeno fino a fine settembre. Questa modalità di lavoro che tanto ha fatto discutere sembra destinata a rimanere la modalità preferibile finché non saranno terminate le vaccinazioni e non sarà stata raggiunta l’immunità di gregge. La norma che verrà prorogata è quella che permette alle aziende di ricorrere al lavoro agile senza fare un accordo individuale con ogni lavoratore, come stabilisce la legge n. 81 del 2017.
Non solo immunità di gregge ma anche tempo per le aziende
Oltre alla questione dello smart working finché non ci sarà un numero sufficiente di vaccinati da garantire una minore circolazione del virus c’è anche la questione aziende. L’idea è quella di dare alle aziende del tempo in più per capire come regolamentare lo smart working post emergenza, quando – appunto – non ci sarà più una legge in merito e ognuno dovrà disciplinare la situazione con i lavoratori.
Negli uffici pubblici lo smart working verrà utilizzato «solo se migliorerà l’organizzazione del lavoro, l’efficienza del lavoro e aumenterà la soddisfazione del cliente», ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta negli scorsi giorni. Il lavoro agile nel pubblico, quindi, proseguirà solo se questi tre fattori saranno garantiti, «altrimenti si ritornerà sul posto di lavoro».