Anche la “tigre asiatica” Singapore entra in recessione con un crollo del pil sopra il 40%
14/07/2020 di Marta Colombo
L’economia di Singapore, un simbolo globale di benessere, avanzamento tecnologico e welfare, è in forte contrazione secondo le prime stime rilasciate dal ministro del commercio. Con un crollo del pil del 41.2%, la città stato del sudest asiatico è entrata in recessione tecnica e si prepara ad affrontare i dati economici peggiori da quando è diventata indipendente negli anni 60.
Dal 1965, quando la città di stato ha ottenuto l’indipendenza ufficiale dal Regno Unito, Singapore ha registrato una crescita economica degna di nota, guadagnandosi la fama di “Tigre Asiatica” insieme a Taiwan, Hong Kong e Corea del Sud.
Singapore è solitamente uno dei primi Paesi della regione a rilasciare i suoi dati quadrimestrali, nei quali solitamente eccelle rispetto ai suoi competitori. Quest’anno, il semi lockdown imposto dal 7 aprile al primo giugno e l’aumento dei casi di covid-19, hanno messo l’economia in ginocchio.
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Anche l’economia di Singapore, leader in Asia, è vittima della pandemica di Covid-19
L’economia della città stato è principalmente basata sulle esportazioni. A cause della pandemia, però, che ha nettamente rallentato la domanda globale, il settore è in forte crisi. Secondo i dati del governo, l’unico settore che è cresciuto (del 2.5%), è quello della produzione industriale, grazie ad un aumento della domanda di prodotti biomedici.
«E’ tutto completamente bloccato», ha detto Selena Ling della OCBC Bank al South China Morning Post parlando degli effetti della pandemia sull’economia di Singapore. «Il settore costruzioni, per esempio, visto che tutti i lavoratori stranieri sono stati obbligati a stare a casa nei loro dormitori, è crollato completamente», ha continuato.
Secondo le prime stime, il settore costruzioni sarebbe crollato addirittura del 95,9%.
Nel corso delle ultime due settimane, con un calo repentino dei contagi, che ad oggi, sono circa 50,000, il governo della città stato a cominciato a rilassare molte norme sul distanziamento sociale. Ristoranti e negozi hanno riaperto. Secondo alcuni economisti locali, intoltre, anche il settore delle esportazioni sarebbe in leggero recupero.