Un anno di silenzio dal rapimento di Silvia Romano: le tappe della vicenda

Oggi cade l’anniversario del rapimento di Silvia Romano, la volontaria italiana di cui non si hanno notizie sin dal giorno del rapimento.

LEGGI ANCHE: Silvia Romano, rapita in Kenia cooperatrice italiana

Il 20 novembre dello scorso anno, a Chakama, in Kenya, la volontaria italiana Silvia Romano viene prelevata nell’ufficio dove lavora da numerosi rapitori armati di pistole e machete e viene portata via.

Cosa è successo quest’anno: le tappe del rapimento di Silvia Romano

Due giorni dopo, il 22 novembre, le autorità keniote, eseguono i primi arresti. A finire in manette sono 14 persone accusate a vario titolo di aver collaborato al rapimento della volontaria. Il 24 novembre vengono arrestati la moglie e il suocero di uno dei rapitori, Said Adan Abdi. Per favorire la collaborazione di cittadini e informatori viene promessa una taglia di 25mila euro per coloro che aiuteranno le forze dell’ordine ad ottenere informazioni che permettano la liberazione di Silvia Romano. Sempre nei giorni successivi, il 26 e il 28 novembre 2018, le autorità rassicurano la famiglia sull’imminente rilascio di Silvia.

La notizia che dà speranza: Silvia Romano è ancora viva

Un mese dopo, il 26 dicembre, le forze dell’ordine keniote comunicano ufficialmente che Silvia Romano, seppur ancora priva della libertà personale, sia ancora viva. Lo stesso giorno Moses Lauri Chende e Abdula Gababa Wari vengono arrestati con l’accusa di averla rapita. Chende, il 27 dicembre, riesce ad ottenere 3 milioni di scellini (circa 25mila euro) per pagare la cauzione e uscire dal carcere. Poi, per mesi, non si è saputo più nulla, solo silenzio.

LEGGI ANCHE: Uno dei rapitori di Silvia Romana ha pagato una cauzione di 25mila euro

Il processo sul rapimento di Silvia Romano

Il 29 luglio di quest’anno inizia il processo a Moses Lauri Chende, Abdula Gababa Wari e Ibrahim Adan Omar, quest’ultimo ritenuto il più pericoloso dei componenti della banda di rapitori arrestato. Ibrahim – arrestato perché trovato in possesso di armi da fuoco ritenute quelle utilizzate durante il rapimento – viene rilasciato su cauzione e continua ad risultare latitante dal 14 novembre del 2019, secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere stato ucciso affinché non rivelasse nessuna informazione sul rapimento. Il 2 agosto, a processo già avviato contro i primi due rapitori, viene raccolta la testimonianza di un commerciante che avrebbe venduto le due motociclette usate dal commando per il rapimento e poi ritrovate dalla polizia abbandonate nella foresta.

Le indiscrezioni sulla ‘conversione’ di Silvia Romano e la smentita degli inquirenti

LEGGI ANCHE: Convertita e costretta al matrimonio, le indiscrezioni su Silvia Romano de “Il Giornale”

L’estate passa nel più completo silenzio fino al 30 settembre quando il Giornale, citando fonti dei servizi segreti, dichiara che Silvia sarebbe stata rapita e portata in Somalia dove, sotto influsso dei Al-Shabaab, viene fatta sposare e convertita all’Islam. Gli inquirenti smentiscono. Le ultime notizie, per il momento, risalgono al 18 e 19 novembre, quando è l’Adnkronos a rivelare che Silvia Romano sarebbe stata spostata in Somalia, vittima di un rapimento dove rappresenta un importante ostaggio di tipo politico.

LEGGI ANCHE: L’ultima chat con Silvia 20 minuti prima del rapimento

Share this article