Scoppia lo #SharpieGate, il nuovo complotto rilanciato dai supporter di Trump

La nuova teoria cospirazionista sostiene che i voti degli elettori di Trump in Arizona e Pennsylvania sarebbero stati annullati per l'utilizzo di un pennarello dato loro al seggio

05/11/2020 di Redazione

Non è ancora finito il conteggio dei voti e già scoppia un nuovo complotto anti Trump, lo #SharpieGate. Sostenitori del presidente infatti hanno iniziato a diffondere una teoria cospirazionista, senza alcune basi, secondo la quale in alcuni seggi sarebbero stati annullati voti di sostenitori di Trump per l’uso del pennarello, che sarebbe stato dato loro proprio al seggio.

LEGGI ANCHE > Joe Biden parla al Paese: «Siamo sulla strada per vincere queste elezioni» 

La teoria alla base dello #SharpieGate

La teoria alla base dello #SharpieGate, l’hashtag che sta facendo tendenza sui social media, ha preso piede in Arizona e in parti della Pennsylvania, ovvero due Stati sui quali la campagna di Trump è nervosa. A smentire questa nuova teoria cospirazionista però sono gli stessi funzionari dei seggi, spiegando che il voto con lo Sharpie, ovvero il pennarello, è assolutamente valido e che i voti non sono stati annullati per quello.

Parole al vento per buona parte dei seguaci del presidente, che hanno inondato ogni piattaforma social con denunce sul presunto complotto anti Trump, sostenuti anche dall’Attorney General dell’Arizona, Mark Brnovich, un fedelissimo del presidente, che ha rilanciato la teoria chiedendo spiegazioni ufficiali a Maricopa County, dopo aver ricevuto centinaia di lamentele per lo #SharpieGate. Tra i sostenitori del “complotto del pennarello” anche un agente immobiliare dell’Arizona, famoso per aver accusato il governatore repubblicano dello Stato di essere un “tiranno” per le restrizioni imposte per limitare la diffusione del Covid-19. La sera del voto l’uomo avrebbe postato un video su Facebook nel quale una donna sostiene di aver visto scrutatori costringere votanti a usare Sharpie invece delle penne regolari e poi di aver assistito alla bocciatura di schede marcate col pennarello, a differenza di quelle con la penna. Un video che nonostante la segnalazione di Facebook sul fatto che contenesse informazioni false, è stato condiviso da oltre 100mila persone.

Il ruolo dei sostenitori di Trump nel boom dello #SharpieGate

A far crescere su Twitter lo #SharpieGate anche i profili che solitamente rilanciano i tweet di Trump, dando forza alle false accuse del presidente che i democratici starebbero rubando le elezioni. Tra questi, il fondatore degli Studenti per Trump, Ryan Fournier, che ha rilanciato al suo milione di follower la teoria dei voti cancellati per l’uso di pennarelli, ma anche la co-fondatrice delle Donne per Trump Amy Kremer  e il lobbista repubblicano Matt Schlapp hanno diffuso queste falsità ai loro quasi 300mila follower. Uno spread di informazioni false che Twitter ha cercato di bloccare segnalando i tweet di Fournier e Schlapp e che anche i funzionari elettorali in Arizona e Pennsylvania stanno cercando di bloccare ribadendo che l’uso di Sharpie non invalida il voto.

Share this article