Vittorio Sgarbi critica il femmineo bamboleggiare di Luigi Di Maio su Libero
23/03/2018 di Andrea Mollica
Vittorio Sgarbi critica il femmineo bamboleggiare di Luigi Di Maio in un editoriale di Libero di venerdì 23 marzo.
Vittorio Sgarbi critica il femmineo bamboleggiare di Luigi Di Maio su Libero
Il titolo del commento pubblicato sul quotidiano diretto da Vittorio Feltri è «La soluzione è mettere Di Maio al bando», che evidenzia l’ossessione del parlamentare di Forza Italia per il capo politico del M5S, che gli ha inflitto una sconfitta umiliante nel collegio uninominale di Acerra-Pomigliano d’Arco. Sgarbi, nel suo ragionamento anti M5S, cade però ancora una volta in una deprecabile allusione alla vita privata di Luigi Di Maio.
Il «femmineo bamboleggiare» è una fin troppo esplicito richiamo allo squallido gossip diffuso la settimana scorsa da Sgarbi in una trasmissione TV, durante la quale aveva parlato dell’orientamento omosessuale del capo politico del M5S.
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Non si capisce perché Sgarbi insista con questo tipo di provocazioni verbali insultanti solo per se stesso, auspicando forse di danneggiare Di Maio nell’elettorato più conservatore, che pare comunque decisamente più orientato verso Salvini rispetto al leader pentastellato.
Vittorio Sgarbi si è sempre definito un liberale negli ultimi 30 anni, e benché abbia cambiato diversi partiti nel corso della sua tormentata carriera politica è sempre rimasto fedele al credo politico che afferma la tutela della libertà individuale come principio fondamentale. Sul mercato così come nella vita privata, e l’ossesione omofoba anti Di Maio non è davvero giustificabile con chi professa un simile orientamento politico .«Femmineo bamboleggiare» scritto su Libero non è solo una espressione di cattivo gusto, ma una nuova caduta in un gossip squallido non accettabile nel confronto politico, neanche nell’ormai infimo livello che caratterizza la politica italiana.
Foto copertina: ANSA