Un piccolo pezzo di “archeologia” dell’internet è andato perduto

Chiusa una pagina del sito Sewing Canada che aveva una caratteristica che l'ha resa epica nella storia del web

23/11/2021 di Enzo Boldi

C’era una volta una pagina statica nel fantastico mondo dell’HTML. Un qualcosa che – con l’evoluzione tecnologica, digitale e della rete – era fuori dal tempo e dalla spazio. Si tratta (anzi, ormai possiamo parlare al passato) di una sezione del sito Sewing Canada che si occupa di macchine da cucire e tutto quel che riguarda il concetto di cucito. E proprio all’interno di quel portale c’era una pagina che raccoglieva tutti i suggerimenti e i consigli – a mo’ di FAQ – che però aveva una caratteristica ben precisa.

LEGGI ANCHE > Netflix Italia affida i suoi account social a Zerocalcare per dodici ore

Di cosa stiamo parlando? Per vedere la caratteristica principale di quella che rappresentava una pagina di Internet fuori dal tempo, possiamo collegarci alla versione “archivio” del portale Sewing Canada. Qui pubblichiamo alcune immagini per capire esattamente il motivo del perché questa pagina possa essere definita una pietra miliare della storia della rete.

Sewing Canada, chiude la pagina statica che ha fatto la storia di Internet

Reperti d’archivio, perché adesso quel link porta a un classico “404 page not found“. La pagina non è stata trovata.

Una pagina statica e infinita, con il testo che aumenta le proprie dimensioni a ogni paragrafo. Era questa la caratteristica principale di quella sezione del sito SewingCanada. Per scorrere lungo tutti consigli, suggerimenti e rimedi sul cucito servono minuti. Ore. E la pagina diventava sempre più illeggibile a causa dei caratteri che crescevano a dismisura. Un qualcosa che, per il web che conosciamo oggi, sembra essere del tutto folle e illogico. E, infatti, quella sezione rappresenta uno dei piccoli fallimenti del web primordiale. Quasi un reperto archeologico che i nerd della rete hanno da sempre apprezzato. Perché anche quello fa parte della storia di Internet che, fin dall’inizio, ha prodotto cose positive e, inevitabilmente, altre negative.

Share this article