Qualcosa è andato storto nei «controlli sui social» annunciati da Lamorgese per i festini di capodanno
Il caso dell'hotel sul Garda può essere considerato emblematico
02/01/2021 di Redazione
L’annuncio era arrivato nell’antivigilia di capodanno, direttamente dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Per controllare i cosiddetti secret party, infatti, aveva descritto il suo piano operativo: il dispiegamento di 70mila agenti delle forze dell’ordine e un controllo molto vigile anche sui social network per evitare situazioni spiacevoli. Evidentemente, per fermare questi secret party capodanno, qualcosa deve essere andato storto. Prendiamo, ad esempio, il caso del Splendido Bay Luxury Spa Resort e del video dei festeggiamenti nella struttura alberghiera postato da Selvaggia Lucarelli.
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Secret Party Capodanno: e i controlli sui social network?
Da questo punto di vista, in verità, era molto semplice immaginare che qualcosa potesse andare storto. Gli alberghi, in questo periodo di restrizioni, restano aperti e possono garantire il servizio di ristorazione per gli ospiti. Già in passato, però, sfruttando questo espediente, alcuni albergatori avevano permesso momenti di socialità all’interno dell’area ristorante.
L’albergo sul Garda in questione, tra l’altro, aveva annunciato la serata di Capodanno proprio sui suoi social network (al momento, però, la pagina Facebook dello Splendido Bay non risulta più raggiungibile, proprio in seguito a quanto evidenziato da Selvaggia Lucarelli) e, qualche giorno fa, sempre sui social network, il titolare della struttura aveva girato un video che parlava proprio delle possibilità di pernottare in albergo:
Leggo che Ivan Favalli, il proprietario dell’hotel sul Garda in cui ieri si festeggiava, afferma che lui è ligio alle regole. Gli rammento questo suo video di poche settimane fa. pic.twitter.com/vVmZnvObfW
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) January 1, 2021
Insomma, se l’annuncio di Lamorgese sul controllo dei social network fosse stato effettivamente seguito alla lettera, sarebbe stato molto semplice evitare preventivamente la situazione che si è invece registrata sul Garda, con l’intervento della polizia locale di Padenghe (cittadina in provincia di Brescia) che si è reso necessario e la conseguente multa di 400 euro agli ospiti della struttura.