Lo ‘scenario 4’ e le modalità di lockdown per il 9 novembre

L'indice di trasmissibilità (RT) inserisce il nostro Paese al quarto livello (quello massimo) di attenzione. Cosa può accadere nelle prossime settimane

30/10/2020 di Enzo Boldi

Il terzo step sembra esser stato superato ad ampie falcate, con limitazioni i cui effetti non si vedranno prima della fine della prossima settimana. Ma non è detto che l’ultimo contestato Dpcm abbia risolto il problema e addolcito la pendenza della curva epidemiologica. L’Italia sembra essere indirizzata – senza soluzione di continuità – verso lo scenario 4 previsto dagli esperti in un piano firmato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della Salute all’inizio del mese di ottobre. E ora, a quasi un mese da quel documento, l’ipotesi di un lockdown dal 9 novembre si fa sempre più pressante, con molte ipotesi sul tavolo.

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I quattro scenari sono stati presentati così nel documento presentato:

Tutto si basa sull’indice di trasmissibilità e sulla percentuale tra casi testati e casi positivi. E l’Italia, da alcuni giorni, presenta una situazione con un RT che ha vacillato a cavallo di quel numero – 1,5 – che simboleggia le condizioni più gravi prospettate. E, nello specifico, gli esperti scrivevano:

Scenario 4, cosa può accadere nel corso della prossima settimana

E, purtroppo, questa è la sintesi (numerica) delle condizioni in cui versa il nostro Paese allo stato attuale. Se la curva non dovesse piegarsi nel giro dei prossimi giorni, si andrà verso ulteriori restrizioni, con indicazioni già fornite dagli esperti che il governo dovrà e potrà adottare: restrizioni generalizzate con estensione e durata da definirsi rispetto allo scenario epidemiologico. Questo si tradurrebbe in: restrizioni localizzate e restrizioni sulla mobilità.

Forse un lockdown dal 9 novembre

Insomma, si potrebbe andare verso un lockdown dal 9 novembre. Ma non è detto che ci siano le stesse limitazioni dei mesi di marzo e aprile. Sicuramente ci sarà l’ennesima spinta verso lo smartworking, ma le scuole (in particolar modo fino alle superiori) dovrebbero rimanere aperte. Così come fabbriche ed esercizi commerciali che vendono generi alimentari e beni di prima necessità (comprese, ovviamente, le farmacie). Per i negozi potrebbero arrivare chiusure totali o nuovi orari ancor più ristretti. Questo, infatti, è quanto previsto dall’ormai famoso scenario 4.

(foto di copertina: da Pixabay)

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