L’ex ministro Scajola indagato per peculato d’uso

23/07/2019 di Enzo Boldi

Nuovi guai giudiziari per l’ex ministro Claudio Scajola, ma questa volta sembra che il tutto non sia «a sua insaputa». L’attuale sindaco di Imperia (Liguria) è stato indagato insieme al suo autista personale con l’accusa di peculato d’uso. Al primo cittadino, infatti, è stato contestato l’utilizzo della sua auto blu – una Audi A6 di rappresentanza – per motivi non istituzionali. La legge a riguardo consente ai rappresentanti delle istituzioni di usufruire delle automobili fornite dallo Stato solo in occasione di impegni legati al proprio ruolo. Non, quindi, per la vita privata di tutti i giorni.

Non a sua insaputa. Ed è lo stesso Claudio Scajola ad aver confermato di essere a conoscenza dei fatti confermati, dicendo di non essere intimorito e di esser pronto a chiarire tutte le vicende di questa accusa nei suoi confronti: «C’è stata una richiesta di atti e abbiamo immediatamente fornito tutta la documentazione richiesta – scrive l’ex ministro e sindaco di Imperia -. Sono assolutamente fiducioso che verrà dichiarata l’infondatezza di questa segnalazione. Ho sempre avuto grande e manifesto rispetto per la Magistratura. Per quanto mi riguarda, dimostrerò tutto con assoluta tranquillità».

Scajola indagato per l’uso improprio della sua auto blu

La notizia era stata riportata questa mattina dal quotidiano ligure Il Secolo XIX, facendo riferimento all’inchiesta, coordinata dal Procura, relativa all’utilizzo dell’auto blu del comune di Imperia da parte di Scajola. L’ipotesi di reato mossa nei confronti del sindaco è stata contestata dopo un blitz della Guardia di Finanza che, lo scorso venerdì 19 luglio, ha acquisito tutti i documenti. Nel mirino sarebbero finiti, secondo quanto riportato dal quotidiano, i viaggi del primo cittadino da Imperia all’aeroporto Colombo di Genova. Le date, secondo le ipotesi accusatorie, sarebbero concomitanti con le udienze del processo ‘Breakfast’ in corso a Reggio Calabria, dove l’ex ministro è indagato (in quel caso si parla addirittura di Massoneria e di aiuto nella latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena).

I viaggi all’aeroporto e il peculato d’uso

In sintesi: secondo la Procura, Scajola avrebbe usato la sua auto blu per farsi accompagnare all’aeroporto per partecipare a un processo che non ha nulla a che fare con il suo mandato da sindaco di Imperia. Ed è dentro questa cornice che, secondo l’accusa, si snoderebbe il reato di peculato d’uso. Ma l’ex ministro si dice tranquillo: «Data la mia esperienza di vita in così tanti ambiti, ho sincero rispetto per tutte le persone che lavorano. Anche per chi sta lavorando a questi accertamenti. Anche io sto lavorando. Tanto. Dando tutto me stesso, e sacrificando tutto il resto, per cercare di aiutare la nostra città. Fa male accorgersi che qualcuno ne dubiti, ancora».

(foto di copertina: ANSA/ FRANCO CUFARI)

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