Il premier spagnolo Pedro Sánchez sorvegliato con Pegasus
Il premier spagnolo e la ministra della Difesa sono stati sorvegliati utilizzando lo spyware Pegasus nel corso dello scorso anno
02/05/2022 di Ilaria Roncone
La lista di personaggi politici di massimo spicco i cui dispositivi sono stati violati tramite lo spyware Pegasus si allunga. La notizia è stata confermata direttamente dal ministro alla presidenza Félix Bolaños nel corso di una conferenza stampa d’emergenza: il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez violato da Pegasus insieme alla ministra della Difesa Margarita Robles. Si è parlato di un’intrusione «illegale ed esterna» specificando che si tratta di movimenti «estranei alle agenzie statali e che non hanno avuto l’autorizzazione giudiziaria di nessuna agenzia ufficiale».
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Pedro Sánchez violato da Pegasus: la doppia intrusione
Le autorità che hanno reso nota la questione non hanno mancato di sottolinearne la gravità: si è trattato non di una ma di ben due intrusioni esterne effettuate a maggio e giugno 2021 che hanno permesso di estrapolare massicce quantità di dati dai telefoni di entrambi i leader. Mentre il governo si sta attualmente occupando di capire se altri dispositivi di figura chiave siano stati violati – come riporta Politico -, in Spagna sono settimane che si guarda a Pegasus e all’utilizzo che ne è emerso nel mondo con molta preoccupazione.
Mentre NSO Group smentisce – spesso e volentieri – qualsiasi coinvolgimento del suo software e il fatto che sia stato venduto per attività di questo tipo, nel mondo si moltiplicano le ricerche e le segnalazioni che provano come i dispositivi di leader, attivisti e giornalisti vengano messi sotto sorveglianza per questioni politiche. In particolare da ricerche giornalistiche è emerso, lo scorso anno, che moltissimi governi nel mondo hanno scelto di utilizzare la tecnologia in questione per spiare gli oppositori.
Secondo un’indagine condotta in Spagna nelle scorse settimane, comunque, sarebbero molti di più i personaggi catalani – tra politici e attivisti – presi di mira dallo spyware. Intanto nella giornata di mercoledì il Parlamento europeo sarà chiamato a discutere dell’utilizzo del software Pegasus da parte dei paesi dell’Unione contro i singoli individui e le figure politiche.