Nemmeno Lilli Gruber riesce a far dire a Salvini che si vaccinerà
La giornalista, a Otto e Mezzo, ci ha provato in ogni modo. Ma niente da fare
04/02/2021 di Enzo Boldi
Il leader della Lega non si smuove dalla sua posizione, nonostante il pressing senza soluzione di continuità di Lilli Gruber. Ospite di Otto e Mezzo, su La7, il segretario del Carroccio ha parlato degli scenari futuri del suo partito e della coalizione di Centrodestra: da Mario Draghi a una serie di criticità che potranno essere risolte solamente in fase di consultazione, prima delle decisione di appoggiare o meno un esecutivo tecnico con a capo l’ex Presidente della Banca Centrale Europea. Poi, come accade ormai sempre più spesso, gli viene chiesto un parere sulla campagna vaccinale sulla sua posizione in merito all’inoculazione del siero. E Salvini sul vaccino continua a non sbilanciarsi.
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Era già accaduto in passato, a CartaBianca su Rai3, e il canovaccio si è ripetuto anche ieri sera in diretta televisiva: Lilli Gruber chiede direttamente a Matteo Salvini se si vaccinerà e lui, ancora una volta, sottolinea come attenderà il parere – anzi, il consiglio – del suo medico curante.
Salvini sul vaccino si trincera dietro il suo medico
«Quando arriverà il mio turno farò quello che il mio medico mi suggerirà – ha replicato il segretario della Lega a Lilli Gruber -. Visti i tempi di Arcuri, penso che ne parleremo tra due anni». Insomma, se lui non riuscirà a vaccinarsi presto la colpa sarà del Commissario straordinario. Ma il teatrino prosegue, con la conduttrice che torna sull’argomento chiedendo di rispondere: sì o no. E Salvini sul vaccino tira in ballo la storia di quando va dal dentista e si fida del dentista, quando va dall’avvocato si fida dell’avvocato e quando va dal medico si fida del medico.
L’occhiolino agli scettici
Poi Lina Palmerini, giornalista de Il Sole 24 Ore, chiede ancora al leader della Lega: «Ma non ci ha ancora parlato con il medico?». E lui risponde di no. La colpa? Di Arcuri. La realtà, però, sembra essere ben differente: Salvini sul vaccino non si sbilancia perché non vuole sbilanciarsi, anche ammiccando a una certa platea elettorale di scettici.