Salvini attacca Gravina sul caso Balotelli: «Non è lui a fare le convocazione per la Nazionale»

06/11/2019 di Enzo Boldi

Non ha scelto di essere dalla parte di Mario Balotelli per partito preso. Non ha condannato quegli ignobili cori, buu e ululati razzisti nei confronti dell’attaccante del Brescia durante il match del Bentegodi con il Verona, andato in scena domenica pomeriggio. Adesso il leader della Lega, in questo potpourri di dichiarazioni, se la prende anche con il presidente della Federcalcio per aver auspicato una futura (e prossima) convocazione dell’attaccante italiano in Nazionale. Salvini contro Gravina anche per quel che riguarda gli affari del pallone italico.

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«Il presidente della Federcalcio lasci che l’allenatore faccia il suo lavoro, secondo me in Italia ci sono tanti giocatori migliori di Balotelli, non spetta al presidente della Figc decidere chi gioca e chi non gioca», ha detto Matteo Salvini  a margine della sua visita a Ostia, sul litorale romano. Il presidente della Federcalcio, nella giornata di martedì, aveva auspicato una convocazione del calciatore del Brescia per dare un segnale ai razzisti che si affollano, sempre più voracemente, sugli spalti degli stadi italiani. Un messaggio che, evidentemente, il leader della Lega non ha colto. O non vuole cogliere.

Salvini contro Gravina: «Non è lui a dover fare le convocazioni»

All’indomani degli episodi di Verona, il suo fedelissimo Lorenzo Fontana (ex ministro) si era scagliato contro la gogna mediatica che si sarebbe aperta contro la città di Verona. Poi il capo ultras dell’Hellas (e coordinatore di Forza Nuova nel Nord Italia) ha rilasciato dichiarazioni folli e dal sapore fascista oltre che razzista. Ma quelle non sono state commentate dal leader della Lega che ha preferito attaccare altri.

«Balotelli non è un modello»

Salvini contro Gravina e non solo. Rispondendo alle domande dei cronisti, infatti, il leader della Lega ha ribadito la sua scarsa simpatia per il calciatore del Brescia (che ha militato anche nel suo Milan), sottolineando che per lui non sia un modello. Considerazione legittima, visto che la carriera di Balotelli è stata contornata da diversi fatti che lo hanno portato a essere più volte criticato. Ma oltre a dire che «essere italiano non si giudica dal colore della pelle», il leader della Lega (pronto a commentare tutto e tutti) poteva dare un suo parere sulle castronerie ideologiche piovute in questi giorni. E invece no: non ha colto il messaggio lanciato da Gravina e lo ha anche criticato. Potere della pancia della gente.

(foto di copertina: Jonathan Moscrop/CSM via ZUMA Wire + FACEBOOK MATTEO SALVINI + ANSA/SIMONE VENEZIA)

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