Salvini dice che Azzolina passa il tempo a insultarlo

Il leader della Lega sostiene che sia la ministra a parlare sempre di lui

21/08/2020 di Enzo Boldi

Solo un alieno, appena sbarcato sulla terra, potrebbe dare ragione alla curiosa ricostruzione fatta da Matteo Salvini. Ai microfoni di Radio Radio, infatti, il leader della Lega ha detto che Lucia Azzolina passa il tempo a insultarlo. La storia di questo duello dialettico, però, racconta l’esatto opposto. Basti pensare alla lunga serie di parole e attacchi che l’ex capo del Viminale ha riservato alla ministra dell’Istruzione. L’ultimo? Il paragone delle scuole con i lager. La tesi di Salvini contro Azzolina non regge.

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«Da papà aspetto dalla signora, al di là degli insulti, a che ora potrò andare a prendere i miei figli, che attività faranno e come – ha detto Matteo Salvini in collegamento con Radio Radio -. Lei passa il tempo a insultare, non capisce una mazza, è totalmente incapace di gestire la scuola. Io copierei quello che fanno in altri Paesi, in Svizzera (ieri abbiamo spiegato che non è come dice l’ex ministro, ndr) e in Francia i bambini andranno a scuola senza plexiglas o mascherine». Insomma, secondo il leader della Lega è la ministra a insultare lui. E mentre dice questa cosa dice apertamente che lei «non capisce una mazza».

Salvini contro Azzolina, il vittimismo del leghista

Ieri sera a In Onda, Lucia Azzolina aveva risposto a quell’assurdo paragone delle scuole come lager fatto da Salvini sul palco di Sarzana. Gli ha dato del gaglioffo e del troglodita. Ma questa è una vicenda ricca di precedenti. Perché oltre a darle dell’incapace, il leader della Lega regala ai propri sostenitori comizi quasi del tutto incentrati sulla ministra. Nei giorni scorsi, infatti, ha detto che non servono banchi con le rotelle, ma che qualcuno nel governo non ha rotelle nel cervello. Il riferimento è piuttosto chiaro. Ma prima, Salvini contro Azzolina aveva espressamente dichiarato: «non dovrebbe neanche occuparsi della pulizia delle aule delle scuole». Poi disse che la ministra non supererebbe neanche l’esame di maturità.

Critiche legittime, modalità no

Insomma, la collezione è molto lunga. La questione, dunque, non è sulle scelte (giuste o sbagliate) fatte sulla Scuola. Perché chi governa è sempre soggetto a critiche ed è bene che queste vengano mosse in uno Stato democratico. Ma passare il giorno a insultare una persona, facendo assurdi riferimenti storici (da parte di chi, forse, la storia non la conosce) e poi fare la vittima è scorretto. Salvini poteva semplicemente ammettere di aver detto una stupidaggine paragonando la scuola ai lager. Ma lui piace perché è umile.

(foto di copertina: da Radio Radio Tv)

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