Il digitale al centro: com’è andato il Salone dei Pagamenti 2023
La tre giorni al Mico di Milano ha registrato numeri di primo piano e ha introdotto novità di livello
26/11/2023 di Gianmichele Laino
Saranno i numeri a certificare il successo del Salone dei Pagamenti 2023. I primi risultati ufficiali della manifestazione che si è svolta il 22, 23 e 24 novembre presso il centro Milano Congressi, sono sicuramente un segnale: 13mila presenze nei tre giorni dell’evento, record assoluto per la manifestazione. Giornalettismo, media partner dell’evento, ha avuto modo di misurare la temperatura a tutte le realtà che erano presenti in Fiera, dal punto di osservazione privilegiato del proprio stand, che è stato un crocevia di analisti esterni (ospiti della testata), ma anche delle start-up e delle fintech che, quest’anno, sono state protagoniste della manifestazione. Ovviamente, non sono mancate nemmeno le interlocuzioni istituzionali, soprattutto con gli istituti di credito, con le realtà più grandi presenti al Salone e con alcune associazioni di categoria.
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Salone dei Pagamenti 2023, com’è andata l’edizione
«Quella del Salone – ha detto Antonio Patuelli, presidente di ABI, nella plenaria d’apertura – è, anche quest’anno, una vista lungimirante, capace di guardare al futuro prossimo e meno prossimo. Che segue con grande attenzione le evoluzioni di tutti i sistemi di pagamento, a partire dal progetto dell’Euro digitale, un progetto di grandissimo rilievo perché rappresenta l’ingresso in una terza fase della storia dei pagamenti. È un grande progetto perché l’area-Euro è tra le più avanzate, socialmente, economicamente e anche culturalmente, ed è direi la più avanzata dal punto di vista del diritto». L’euro digitale è sempre stato al centro dei vari panel che si sono svolti nelle aree dedicate. Accompagnato – dal primo al terzo giorno – dall’innovazione che ha saputo portare l’Agorà del Futuro, un nuovo spazio di confronto al livello 0 del MiCo, viavai per aziende dall’alto tasso di sviluppo digitale e tecnologico.
Il Salone ha rappresentato un’occasione per presentare le nuove forme di pagamento digitale e gli ultimi trend del settore (dal microchip installato nella manicure, fino ad arrivare all’anello wearable che sostituisce, in tutto e per tutto, la carta per i pagamenti elettronici); ha rappresentato un passaggio fondamentale per chiarire alcune cose nelle nuove frontiere del lavoro, dallo smartworking alla dematerializzazione; ha fatto in modo di proiettare nel futuro non solo utenti e istituti di credito, ma anche tutte quelle realtà intermedie – gestori di servizi di pagamento – che rappresentano ormai una parte consistente del settore finanziario, anche in Italia.