Se i social attaccano Sallusti per aver difeso Conte (ma non è così)

Ieri sera, durante e dopo Otto e Mezzo, ci si è fermati solo ai titoli e ai tweet

24/11/2020 di Enzo Boldi

Ormai ci si è assuefatti a una televisione urlante, quella dal grido libero e che dà la vittoria ha chi parla con un tono di voce più alto. Dinamiche di appeal che hanno fatto la fortuna di moltissime trasmissioni e hanno inevitabilmente modificato la percezione dei telespettatori che si trovano in difficoltà quando c’è da fare un’analisi più profonda delle parole pronunciate. La sintesi di tutto ciò sono i commenti che spopolano in rete da lunedì sera, durante e dopo l’intervista a Giuseppe Conte da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, su La7. E nel mirino è finito il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, accusato di aver preso le parti del Presidente del Consiglio. Ma si tratta di un qualcosa che, in concreto, non è mai avvenuta e la storia di Sallusti difende Conte è frutto di una mera e semplicistica semplificazione.

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Giudizi lanciati, probabilmente senza aver ascoltato per intero l’intera trasmissione andata in onda lunedì sera su La7. Ci si è fermati solamente a un titolo: «Sallusti a Otto e Mezzo: ‘Gli italiani possono fidarsi di Conte’». Sì, questa frase è stata realmente pronunciata da Alessandro Salluti in risposta alla domanda di Lilli Gruber: «Gli italiani possono fidarsi di Conte e qual è l’errore imperdonabile che ha fatto nella gestione della pandemia?». Ecco, sui social la maggior parte dei commenti si sono fermati al primo quesito posto dalla conduttrice, senza sottolineare le aspre critiche (almeno tre) mosse dal direttore de Il Giornale al Presidente del Consiglio. Ecco il video di cosa ha realmente detto.

Sallusti difende Conte a Otto e Mezzo, ma non è andata così

«Mah, fidarsi direi di sì. Insomma, non è una persona di cui non fidarsi. Però ha commesso degli errori – ha detto Alessandro Sallusti -. Il primo è quello di avere sempre, dall’inizio di questa vicenda, promesso più di quanto era in grado di mantenere. Cioè, erano delle promesse teoriche, ma che in pratica si sono rivelate molto labili. Il secondo è l’aver perso tempo sul fronte economico con quella passerella (stava per dire ‘sceneggiata’ prima di bloccarsi, ndr) degli Stati generali di questa primavera che sembravano dovessero partorire un piano Marshall e, invece, è poco più che carta straccia. Il terzo, forse, è di aver perso tempo questa estate a non prevedere e gestire quella che sarebbe stata la seconda ondata».

Tre duri attacchi al Presidente del Consiglio

Insomma, tre motivi per criticare l’operato del Presidente del Consiglio, espressi senza urlare con un tone of voice consono alla trasmissione (a differenza di altre che vanno in onda su altri canali, tipo Rete4). Altro che Sallusti difende Conte: il direttore de Il Giornale l’ha profondamente criticato andando a intaccare le tre differenti fasi di questa gestione della pandemia. A volte, dunque, occorre andare oltre il titolo e osservare i fenomeni nella loro interezza.

(foto di copertina: da Otto e Mezzo, La7)

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