Come ha funzionato finora RxPass di Amazon e che problemi ci sono stati

In generale RxPass di Amazon potrebbe presentare diversi problemi e ci sarebbero dei nodi che bisognerebbe risolvere al più presto. L'esperienza della giornalista Yeji Jesse Lee lo dimostra

27/02/2023 di Giordana Battisti

All’inizio dell’anno Amazon ha annunciato il lancio del nuovo servizio RxPass negli Stati Uniti. L’abbonamento costa 5 dollari al mese e consente ai clienti già abbonati al servizio Prime di Amazon di acquistare online circa 50 medicinali che necessitano della prescrizione medica e di riceverli a domicilio senza dover sostenere i costi di spedizione.

Amazon ha iniziato dal 2018, con l’acquisizione della farmacia online PillPack, a investire nel settore della medicina e in particolare nella vendita online di medicinali. Nel 2o2o ha lanciato Amazon Pharmacy, un servizio accessibile a tutti gli utenti registrati sulla piattaforma per acquistare molti medicinali mentre RxPass consente di acquistare anche medicinali che necessitano della prescrizione di un medico. Il 22 febbraio scorso Amazon ha finalizzato l’acquisizione di One Medical, un’azienda che gestisce una catena di cliniche sanitarie con sede a San Francisco, per 3,9 miliardi di dollari.

LEGGI ANCHE > Perché in Italia il servizio Amazon RxPass non può funzionare

L’opinione di Minoli Perera, professoressa di Farmacologia presso la Northwestern University, sui problemi di RxPass

Minoli Perera è professoressa associata di Farmacologia presso la Northwestern University che ha sede a Evanston e a Chicago nello Stato dell’Illinois negli Stati Uniti. Perera ha rilasciato alcune dichiarazioni sugli aspetti negativi e su quelli positivi di RxPass rendendosi disponibile, attraverso l’apposita sezione del sito Web dell’Università, per parlarne con i giornalisti e con i media in generale.

Come prima cosa, Perera ha spiegato che quando un paziente si reca abitualmente presso una stessa catena di farmacie la società che le gestisce tiene traccia, tramite i propri sistemi informatici, dei medicinali che quel paziente ha assunto o sta assumendo. Questo consente al farmacista di informarsi sulle abitudini attuali del paziente e informarlo sulle possibili interazioni negative che un nuovo farmaco può avere con quelli che il paziente assume già. Acquistando il farmaco online questo scambio con il professionista, in questo caso il farmacista, verrebbe meno e questo secondo Perera rappresenta uno degli aspetti negativi del servizio RxPass e degli altri servizi online simili a quello di Amazon. Inoltre, se il farmaco di cui un paziente ha bisogno non è disponibile su RxPass bisogna che questo si rechi presso una normale farmacia o faccia ricorso a un altro servizio online ma in questo modo avere accesso in tempi relativamente brevi ai medicinali o all’assistenza sanitaria potrebbe diventare più complicato.

RxPass è un servizio notevole perché garantisce una maggiore accessibilità ai medicinali ma solo ai clienti già abbonati a Prime, che tendenzialmente hanno maggiore disponibilità economica, escludendo gli altri potenziali clienti compresi quelli che hanno difficoltà a sostenere il costo dei medicinali di cui hanno bisogno. Secondo Perera il fatto che si possa pagare solo 5 dollari al mese per avere accesso a un vasto elenco di medicinali sarebbe conveniente per molti cittadini statunitensi, in particolare quelli che hanno meno disponibilità economica, permettendo loro di risparmiare soprattutto se assumono più di un medicinale.

L’esperienza negativa della giornalista Yeji Jesse Lee

In un articolo pubblicato il 23 febbraio su Insider Yeji Jesse Lee, una giornalista che si occupa principalmente di sanità, spiega di aver provato ad acquistare un medicinale attraverso il nuovo servizio di Amazon ma di averci messo troppo tempo e di aver deciso per questo motivo di continuare a recarsi di persona in farmacia come ha fatto finora.

Per acquistare un medicinale per l’allergia, per cui aveva una prescrizione medica, la giornalista ha creato un account RxPass e Amazon le ha chiesto di verificare il suo numero di telefono e di impostare un codice a 4 cifre in modo che le informazioni sanitarie restassero private e non accessibili alle persone che condividono lo stesso account Amazon Prime. Dopo aver risposto alle domande sui medicinali che ha assunto in passato o che assume tuttora e sulle allergie ha potuto accedere all’elenco dei medicinali. Al momento di selezionare il medicinale, Yeji Jesse Lee non si è resa subito conto del fatto che questo non fosse incluso nel servizio RxPass pur essendo disponibile su Amazon Pharmacy: RxPass è collegato infatti all’elenco di medicinali molto più ampio di Amazon Pharmacy e all’interno di questo ci sono alcune opzioni contrassegnate da un’etichetta (secondo la giornalista poco visibile) come incluse con RxPass.

Dal momento che negli Stati Uniti le prescrizioni possono essere gestite e conservate solo da una farmacia alla volta la giornalista ha spostato la sua prescrizione da CVS, una catena di farmacie sia fisiche che online, ad Amazon Pharmacy. Dopo cinque giorni Amazon ha comunicato con una e-mail che la procedura era stata completata e che il medicinale poteva essere acquistato e a questo punto si è resa conto che non essendo incluso nel servizio RxPass avrebbe dovuto pagarlo più di 13 dollari. Yeji Jesse Lee ha quindi scelto un medicinale diverso ma assicurandosi che fosse incluso nel servizio, ma per farlo ha dovuto trasferire una nuova prescrizione ad Amazon Pharmacy. Amazon ha comunicato però di non essere stato in grado di portare a termine la procedura. Dopo aver contattato il proprio medico e il servizio clienti di Amazon la giornalista ha capito che la prescrizione del medico era leggermente diversa rispetto al modo in cui Amazon Pharmacy aveva classificato il medicinale nel suo sistema e quindi era necessario che il medico facesse una nuova prescrizione.

Circa due settimane e mezzo dopo aver creato il proprio account su RxPass Yeji Jesse Lee ha ricevuto a casa il medicinale che aveva scelto e ha scritto nell’articolo di essere intenzionata a cancellare il suo abbonamento che reputa certamente più utile per le persone che devono assumere più di un farmaco per lunghi periodi di tempo. Per acquistare un singolo farmaco, scrive la giornalista, ritiene al contrario più comodo recarsi presso una farmacia o anche acquistarlo su Amazon Pharmacy dal momento che ha risparmiato solo 10 dollari acquistando il medicinale tramite RxPass.

 

 

Share this article
TAGS