Il direttore dell’Agenzia spaziale russa che twitta bufale sulle minacce di cittadini ucraini agli italiani

Dmitry Rogozin ha pubblicato con il suo profilo (con tanto di spunta blu) Twitter un video del 2018

17/03/2022 di Enzo Boldi

Dmitry Rogozin non è un utente qualsiasi che viaggia nei meandri dello spazio social. Ha una spunta blu su Twitter non per il numero di persone che lo seguono, ma perché ricopre un ruolo molto importante in Russia e nel mondo. È, infatti, il direttore generale dell’Agenzia spaziale russa (la Roscosmos). Insomma, una personalità di rilievo e spicco non solamente in quel di Mosca e dintorni. Ma proprio dal suo profilo social, nella tarda serata di mercoledì 16 marzo, ha condiviso un controverso video (probabilmente trovato in precedenza nell’orbita social) e lo ha pubblicato con un commento in italiano.

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«Ucraina ed Europa? “Rifugiato” dall’Ucraina spiega agli italiani chi è il capo della casa. Probabilmente i fascisti ucraini vieteranno presto agli italiani in Italia di parlare italiano. L’Europa ora l’Ucraina!». Il tema è, quasi inevitabilmente, quello parallelo alla guerra in Ucraina voluta dalla Russia. E Rogozin ha deciso di rivolgersi al “pubblico” italiano mostrando questo filmato.

Il tono è, ovviamente polemico. E, altrettanto ovviamente, il vertice più alto del programma spaziale russo non ha contestualizzato quelle immagini, facendole passare come recenti.

Rogozin e la bufala delle minacce degli ucraini agli italiani

L’unica cosa reale è il video, ma non il contesto. Non la storia. Perché quel filmato è entrato nelle pagine delle cronaca italiana alla fine del mese di ottobre del 2018. La lite e l’aggressione sono fatti realmente accaduti, ma nel novembre del 2018. L’episodio di violenza è avvenuto all’interno di uno dei vagoni del treno che copre la linea Roma-Lido che unisce la capitale alla costa romana sul mare. I protagonisti, poi identificati anche grazie a quel filmato e al racconto dei testimoni oculari, erano due cittadini ucraini di 23 anni in evidente stato di ebbrezza (e questa non è una giustificazione). La vittima di questa aggressione era un cittadino indiano di 28 anni. E in quelle assurde fasi concitate è stata colpita anche una donna, ucraina, al volto.

Il botta e risposta con chi evidenzia la bufala

Un video che, dunque, fa riferimento a un episodio di oltre tre anni e mezzo fa (qui il link, tra i tanti, all’articolo de Il Corriere della Sera che trattò la notizia nel novembre del 2018). Pubblicato da Dmitry Rogozin che ha deciso – così – di rinvigorire la propaganda anti-ucraina imposta dal Cremlino. E a chi glielo fa notare – sottolineando anche il fatto che quel video-bufala (per connotazione e prossimità temporale) sia stato pubblicato da un profilo certificato del capo del programma spaziale russo – il direttore generale della Roscosmos replica così.

E non è finita lì. Come racconta Paolo Attivissimo sul suo blog, quel tweet contenente un video decontestualizzato è ancora online. Nonostante lui e tanti altri si siano prodigati nel segnalargli la data di quel filmato.

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