All’inchiesta di Repubblica sulla spia russa a Napoli l’ambasciata risponde con una vignetta

Un lavoro articolato frutto della collaborazione di quattro testate che dura da mesi, la risposta dell'ambasciata russa in Italia è una vignetta su Twitter

27/08/2022 di Ilaria Roncone

Partiamo dal principio: ieri Repubblica è uscita con il frutto del lavoro di dieci mesi fatto in collaborazione con Bellingcat, Der Spiegel e The Insider. Si parla di una spia russa a Napoli infiltrata nel comando Nato, che viene inquadrata – all’inizio del lavoro pieno di particolari e dettagli pubblicato dal quotidiano – come una «giovane donna sorridente in abito da sera, che alzava il calice al quartier generale della Nato a Napoli è la protagonista della più clamorosa operazione di intelligence realizzata da Mosca nel nostro Paese». Dall’ambasciata russa è arrivata una risposta, via Twitter, che Repubblica non esita a definire «dozzinale propaganda» e che, a tutti gli effetti, è una «vignetta per non rispondere» e non entrare minimamente nel merito – rendendo conto ai giornalisti che si sono occupati della faccenda per quasi un anno – di un’operazione di spionaggio di grandissima portata. Da ieri sera, quando il giornale ha pubblicato la nota di risposta alla vignetta ambasciata russa Repubblica, il giornale sta ricevendo moltissime attestazioni di solidarietà.


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Le ambasciate russe non sono nuove a metodi del genere

Il lavoro di comunicazione delle ambasciate russe nel mondo si è rivelato poco trasparente: dallo strano modo di interfacciarsi con le realtà di fact checking giornalistico nel mondo che si occupano della Russia alla disinformazione fatta per favorire il paese nello scontro contro l’Ucraina, fino ai metodi per aggirare le politiche contro le fake news di Twitter, sembra che le ambasciate del paese di Putin non si facciano mancare proprio nulla in tal senso.

La risposta a Repubblica, che prende corpo in una sola vignetta ironica e di cattivo gusto, è stata definita «lugubre» dal giornale. In una nota della direzione si parla della vignetta per non rispondere che va a identificare i lettori del quotidiano «con un’immagine che somma tutti gli stereotipi più negativi sugli italiani». Il copy abbinato è secco: «Se vedi gli 007 ovunque, forse leggi troppo La Repubblica…» (tradotto anche in russo).

Il significato della vignetta ambasciata russa Repubblica

Nell’illustrazione si vede un uomo con naso da maiale che mangia seduto su una panchina che, guardandosi attorno spaventato, si trova circondato da spie (l’allusione è che le veda ovunque, anche in un gufo appollaiato su un albero o nel gatto seduto sulla panchina accanto a lui). Uno dei due uomini, però, oltre ad avere in mano un ombrello ha in mano una pistola. In alto è presente una scritta in russo che, tradotta, significa: “Signor cattivo?”.

Dalla redazione di Repubblica arriva la giustissima richiesta, all’ambasciatore Razov e collaboratori, di rispondere in maniera dettagliata alle rivelazioni fatte in collaborazione con altre prestigiose testate estere, in particolare in merito «ai legittimi interrogativi sulle attività illegali svolte nel nostro Paese dalla cittadina russa Olga Kolobova, alias Maria Adela Kuhfeldt Rivera, e sul perché Mosca stia dedicando così tante risorse a spiare l’Italia».

Qualcosa che vada ben oltre una vignetta tanto ironica quanto intimidatoria che non entra nel merito di nulla.

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