Attacco hacker ATS Insubria, dopo otto giorni «ripristino parziale dei servizi informatici»

Passata più di una settimana dall'attacco hacker, l'ATS Insubria fa sapere che i servizi sono parzialmente ripristinati ma il sito istituzionale è ancora fuori servizio

13/05/2022 di Ilaria Roncone

Tutto inizia il 1° maggio con l’attacco all’ASST Fatebenefratelli-Sacco, cui è seguito l’attacco hacker ATS Insubria: non certo un periodo semplice per le strutture sanitarie italiane, che si stanno trovando a fronteggiare una serie di cyber minacce mettendo in evidenza a che livello (se si considera anche l’attacco hacker Killnet-Legion a diversi enti italiani di due giorni fa) le istituzioni italiane siano impreparate su questo fronte. Dall’ATS Insubria arriva, oggi, la notizia che i servizi – dopo la violazione degli scorsi giorni che ha costretto a un ritorno momentaneo al cartaceo per gestire le prestazioni da erogare ai cittadini – sono a un punto di ripristino almeno parziale.

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Attacco hacker ATS Insubria: «Ripristino parziale dei servizi informatici»

I tecnici sono a lavoro per limitare il disagio dei cittadini e, secondo quanto si apprende dall’ATS Insubria stessa, c’è stato un «ripristino parziale dei servizi informatici» a otto giorni dalla violazione subita. I tecnici continuano a lavorare per limitare i danni che i cittadini stanno subendo. Si legge in una nota: sono «diversi i servizi dedicati alla popolazione nuovamente disponibili. La priorità di intervento è stata riservata alla riattivazione delle funzionalità legate alla gestione della pandemia da Covid: attivazione quarantena per i cittadini positivi, attività di tracciamento, prenotazione tamponi da parte dei medici di medicina generale, rilascio provvedimenti di guarigione».

Una violazione cyber che, di fatti, ha messo in crisi l’Agenzia di tutela della salute per più di una settimana sul fronte Covid. Per quanto riguarda i servizi forniti nell’ambito della medicina di base, invece, «non si ravvisano criticità» e anche il servizio di posta elettronica risulta essere nuovamente attivo «per garantire una comunicazione più agevole tra il personale dell’Agenzia e gli utenti». Seppure risultino consultabili l’Albo pretorio e il portale inerente le misure per la famiglia, il sito istituzionale risulta ancora fuori servizio.

Il direttore generale Lucas Maria Gutierrez ha fatto anche sapere che sono in corso «le azioni opportune con le forze dell’ordine e le autorità competenti di settore».

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