La moratoria alle tecnologie di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici è legge
Era stata inserita all'interno della discussione sul dl Capienze che ieri è stato approvato, in via definitiva, alla Camera dei deputati
02/12/2021 di Enzo Boldi
La proposta di legge è diventata legge. Con l’approvazione definitiva alla Camera dei deputati (303 voti a favore, 28 contrari – tra cui Fratelli d’Italia – e un astenuto) del dl Capienze, la moratoria alle tecnologie di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici è diventata, a tutti gli effetti, una norma in vigore in Italia. La pdl era stata presentata e depositata a Montecitorio da Filippo Sensi che da tempo si batte affinché sia aperta una profonda analisi e riflessione su questo tipo di tecnologie.
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Ad annunciare il lieto esito dell’iniziativa è stato lo stesso deputato del Partito Democratico che su Twitter ha voluto ringraziare tutti coloro i quali hanno permesso che questa moratoria ottenesse il risalto adeguato, in linea con l’importanza – presente, futura e futuribile – di un tema che spesso e volentieri è stato affrontato senza dar peso alle possibile conseguenze sulla vita delle persone e la loro privacy.
La mia proposta di legge alla Camera ha trovato il suo compimento in questo successo che è tutto dei senatori @ValeriaValente_ e @alnferrari, di @a_betterway, degli uffici di Camera e Senato che non ringrazierò mai abbastanza, Sara Reale, @summa57 e Stefania Lanzone
— nomfup (@nomfup) December 2, 2021
Riconoscimento facciale, la moratoria di Sensi diventa legge
Il tema del riconoscimento facciale, strettamente collegato a quello del rilevamento biometrico nei luoghi pubblici, è di stretta attualità. Non solo in Italia, dove il dibattito politico è stato aperto solo grazie alla moratoria presentata da Filippo Sensi, ma anche nel resto del Mondo. Perché anche l’Europa sta cercando di trovare la classica quadratura del cerchio, dopo i diversi confronti sull’argomento avvenuti nel corso degli scorsi mesi. Anche con il coinvolgimento del Garante della Privacy. E adesso si può avviare, finalmente, una discussione seria. Prima di approvare norme che intendono basare su una tecnologia che potrebbe essere imperfetta. Non tanto a livello teorico, ma nella mera pratica.
(foto: da Pixabay)