«Dopo l’acquisizione di Musk, la qualità della conversazione su Twitter è decaduta»

Cosa è successo prima e cosa è successo dopo l'acquisizione da parte di Musk? Il monitoraggio della disinformazione su Twitter secondo una ricerca

08/11/2022 di Ilaria Roncone

«I primi segnali mostrano che la piattaforma sta andando nella direzione sbagliata sotto la guida di Elon Musk in un momento particolarmente inopportuno per la democrazia americana – scrivono i ricercatori della Fletcher School della Tufts University che stanno monitorando l’andamento della disinformazione su Twitter nelle ultime settimane -. Dopo l’acquisizione da parte di Musk, la qualità della conversazione è decaduta, poiché un numero maggiore di estremisti e di venditori di disinformazione ha messo alla prova i limiti della piattaforma». Questo il quadro, secondo i ricercatori, dello stato attuale della disinformazione su Twitter.

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L’influenza della disinformazione su Twitter nell’ambito delle elezioni di midterm

Il contesto in cui la disinformazione su Twitter risulta fondamentale in Usa, in questo momento, sono le elezioni di midterm. Proprio queste sono le preoccupazioni espresse in maggiore misura dai ricercatori autori del rapporto – come riporta il New York Times – che hanno riscontrato un aumento di teorie del complotto, disinformazione e contenuti estremisti dopo l’acquisizione di Musk. Anche Biden – in seguito all’evento – ha parlato della disinformazione che in troppi casi viene diffusa sui social.

Nelle ultime settimane è salito il livello di preoccupazione per la disinformazione su Twitter – tema affrontato anche da tutta una serie di attivisti che sono stati accusati da Musk -, allontanando gli inserzionisti e aumentando il livello di attenzione sull’aumento di tutte quelle dinamiche che potrebbero inquinare il discorso politico in vista delle elezioni di midterm. Le basi della ricerca sono stati i contenuti relativi a guerra civile, frodi elettorali, controllo del voto da parte dei cittadini e accuse di pedofilia e adescamento su Twitter dal mese di luglio al mese di ottobre.

Cosa è successo dopo l’acquisizione di Twitter?

Sono molti i ricercatori che, nel tentativo di dimostrare cosa stesse succedendo, hanno testato la piattaforma. Prima che Musk acquisisse la piattaforma, i post in risposta ala disinformazione e all’odio erano – per volume – di molto superiori ai post originali, falsi e fuorvianti. Le teorie cospiratorie e che promuovono odio hanno incontrato meno resistenza da parte di Twitter con Musk alla guida secondo il rapporto Tufts: dopo il 28 ottobre, infatti,  «la conversazione si è deteriorata rapidamente» poiché gli utenti hanno voluto iniziare a mettere alla prova i moderatori di Twitter scrivendo ripetutamente – tra gli altri – “GROOMER”, parola utilizzata nell’ambito di una campagna per diffondere contenuto antisemiti.

Ciò che chi sta vigilando su Twitter in questo periodo, tra addetti ai lavori e ricercatori, ha notato è che la pagina delle nuove regole di Twitter che Musk ha twittato non parla in maniera esplicita del tema della disinformazione pur vietando agli utenti di usare la piattaforma per manipolare o interferire con le elezioni, creare identità ingannevoli e fuorvianti o condividere articoli dannosi. Rimane attiva, attualmente, la pagina “Centro assistenza” di Twitter.

La partita sulla moderazione dei contenuti – della quale ieri abbiamo parlato anche con Stefano Quintarelli (informatico, ideatore dello SPID ed ex parlamentare italiano) è aperta e in costante divenire su Twitter e non solo.

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