Dopo l’acquisto di Twitter da parte di Musk, Biden si scaglia contro i social «che diffondono disinformazione»

L'attacco netto e frontale del presidente degli Stati Uniti che mostra un primo scollamento tra la Casa Bianca e le grandi aziende di Big Tech

05/11/2022 di Redazione

È uno dei più feroci attacchi che la Casa Bianca abbia mai fatto nei confronti delle aziende che si occupano di social network. Joe Biden usa l’appiglio dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk per prendersela, in generale, con tutte le piattaforme digitali che contribuiscono a diffondere disinformazione a livello globale. Insomma, la furia cieca del presidente degli Stati Uniti non gli impedisce di trovare dei lati positivi nel business del social networking, mettendone in evidenza la sua più forte (e forse più pericolosa) distorsione, tra l’altro racchiusa sotto l’identico cappello della generica “diffusione di disinformazione”.

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Biden contro Elon Musk dopo l’acquisizione di Twitter: l’attacco ai social network

Biden è intervenuto sul tema durante un evento di raccolta fondi. Il numero uno della Casa Bianca ha affermato: «E ora di cosa siamo tutti preoccupati? Elon Musk se ne esce e compra uno strumento che invia, che sputa bugie in tutto il mondo… Non ci sono più editori in America. Non ci sono editori. Come si fa? Ci aspettiamo che i ragazzi, da soli, siano in grado di capire cosa c’è in gioco?». La reprimenda, tuttavia, non si limita esclusivamente a quanto accaduto con Elon Musk e con Twitter, ma si estende anche agli altri social network, compreso quello di proprietà di Mark Zuckerberg.

«Questa convinzione – ha proseguito Biden – si estende a Twitter, si estende a Facebook e a qualsiasi altra piattaforma di social media in cui gli utenti possono diffondere disinformazione». In precedenza, Biden era stato molto severo sulla diffusione delle fake news e, in generale, di informazioni false anche rispetto alle identità delle persone attraverso i social network.

Se le bordate di Donald Trump nei confronti dei social network erano funzionali, poi, al suo utilizzo di questi mezzi di comunicazione, l’attacco di Joe Biden sembra essere molto più generalizzato e di sistema: si aggancia, certo, all’ultima operazione di acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, ma allarga a macchia d’olio il suo discorso, infilandoci dentro anche Mark Zuckerberg.

Visto il clima che si sta respirando negli Stati Uniti, non è affatto una buona notizia per Big Tech in generale. E – a questo punto – anche Meta (ma, probabilmente, anche Google e TikTok) devono augurarsi che gli elementi di rottura introdotti da Musk su Twitter non creino una sorta di contagio che porterà gli utenti del mondo intero a non riporre più la loro fiducia nelle piattaforme social. Qualunque esse siano.

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