Biden firma ordine esecutivo su trasferimento dati Ue

'Per rafforzare la privacy nel flusso di informazioni'

08/10/2022 di Redazione

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato un ordine esecutivo per far avanzare l’attuazione di un nuovo regime di trasferimento dei dati personali dall’Unione europea agli Stati Uniti. Washington e Bruxelles avevano raggiunto un accordo di principio su questo dossier lo scorso marzo, dopo che tentativi di intesa precedenti erano stati impugnati dalla Corte di giustizia dell’Unione europea a causa dei timori per i programmi di sorveglianza americani. È quanto ha riportato l’agenzia di stampa Agi.

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La firma consentirà alla Commissione europea di avviare il proprio processo di ratifica, che dovrebbe durare diversi mesi. «Questo è il culmine dei nostri sforzi congiunti per ripristinare la fiducia e la stabilità nei flussi di dati transatlantici», ha affermato il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, incontrando i giornalisti. Il testo rafforza le misure

volte a garantire la riservatezza e la protezione delle libertà civili nei programmi di sorveglianza americani mirati ai dati raccolti in Europa e trasferiti o ospitati attraverso l’Atlantico. L’intesa consente inoltre la richiesta di un risarcimento a chi ritiene che i suoi dati personali siano stati raccolti illegalmente dall’intelligence statunitense. «Questi impegni rispondono pienamente alla decisione Schrems II della Corte di giustizia dell’Unione europea e riguarderanno i trasferimenti di dati personali negli Stati Uniti ai sensi del diritto dell’Ue», ha affermato Raimondo. Nel luglio 2020 la Corte aveva stabilito che il “Privacy Shield”, utilizzato da 5.000 aziende americane, inclusi colossi come Google o Amazon, non tutelava eventuali “interferenze nei diritti fondamentali delle persone i cui dati vengono trasferiti”. Il caso era stato avviato da una denuncia contro Facebook di Max Schrems, figura chiave nella lotta per la protezione dei dati, già all’origine della sentenza del 2015 sull’antenato del “Privacy Shield”, “Safe Harbor”. La decisione della Corte di Giustizia Ue aveva lasciato nell’incertezza giuridica le società operanti nell’Ue che trasferiscono o ospitano dati attraverso l’Atlantico. Il decreto di Biden è quindi una buona notizia per il settore dell’economia digitale, sebbene funzionari dell’amministrazione Usa, durante il briefing, abbiano riconosciuto che la nuova versione del testo possa essere a sua volta contestata, sebbene sia stata “studiata per venire incontro alle precedenti riserve della giustizia europea”.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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