I membri di REvil sono stati arrestati in Russia, il gruppo ha «cessato di esistere»

La Russia ha comunicato al mondo l'arresto dei membri del noto e temutissimo gruppo di hacker REvil, segno di una collaborazione con gli Usa

15/01/2022 di Ilaria Roncone

Dalla Russia arrivano notizie definitive per quanto riguarda REvil, una delle reti di hacker più attive e più pericolose nel mondo. Sciolta ufficialmente lo scorso settembre, diversi membri della banda sono stati accusati e arrestati dall’intelligence russa. FSB ha fatto sapere che il gruppo ha «cessato di esistere» ma, finora, per nessuno dei membri della banda è stata disposta l’estradizione negli Usa per i crimini commessi. Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa fino a 10 milioni di dollari per qualsiasi informazione conducesse ai membri della banda dopo i tanti e gravi attacchi ransomware a loro attribuiti.

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La fine ufficiale di REvil

Tass, servizio statale di notizie in Russia, REvil «ha sviluppato un software maligno e organizzato il furto di denaro dai conti bancari di cittadini stranieri». L’intelligenze russa ha sequestrato – come riporta BBC – 426 milioni di rubli (ovvero 4 milioni di sterline), tra cui circa 440.000 sterline di criptovaluta. Oltre ai membri dell’associazione anche «l’infrastruttura informatica utilizzata per scopi criminali è stata neutralizzata». Insomma, sembra che il terrore nel mondo per le azioni di REvil possa essere archiviato.

Nel delicatissimo clima che si respira in questo momento, con l’attacco hacker sferrato in Ucraina per il quale è intervenuta anche la NATO, questa azione è sicuramente distensiva nei confronti degli Stati Uniti. Dopo la negazione per anni che la Russia avesse a che fare con gli attacchi hacker che hanno colpito tanti obiettivi occidentali, la scorsa estate Biden e Putin hanno concordato sul fatto che fosse necessario aprire una discussione sui sempre più numerosi crimini informatici, capendo come combattere la piaga degli attacchi ransomware.

Quanto accaduto a REvil, con l’arresto dei membri della banda da parte della Russia, sembrerebbe andare in quella direzione. Si tratta della prima operazione che vede Usa e Russia uniti contro il cyber-crimine.

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