Per la cyber security gli Usa investiranno 31 miliardi creando 250 mila nuovi posti di lavoro
Si punta tutto sulla cyber security: i grandi colossi statunitensi mettono mano a portafogli e competenze per portare la sicurezza su un altro livello
27/08/2021 di Ilaria Roncone
La decisione è frutto di un incontro alla Casa Bianca. A partecipare – insieme al presidente Biden – sono stati i CEO di Apple, Microsoft, Google, Amazon e IBM e lo scopo è rafforzare la sicurezza informatica dell’intera nazione. Per la cyber security Usa verranno investiti 31 miliardi di dollari e si creeranno 250 mila nuovi posti di lavoro, quelle nuove professioni che adesso – per forza di cose – devono nascere. La Casa Bianca ha fatto sapere che si è trattato di un incontro per discutere dell’«opportunità per rafforzare la sicurezza informatica della nazione in collaborazione e individualmente».
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Con l’incremento della cyber security Usa le aziende corrono ai ripari
Che negli ultimi mesi gli attacchi hacker alle grandi aziende siano aumentato e che tante volte abbiano avuto successo è un dato di fatto. Dall’infrastruttura energetica Colonial Pipeline al fornitore di carne JBS passando per tutte le aziende tech che hanno scelto di investire, tutti hanno avuto problemi di sicurezza violata. «La realtà è che la maggior parte della nostra infrastruttura critica è di proprietà e gestita dal settore privato – ha detto Joe Biden – e il governo federale non può affrontare questa sfida da solo». C’è molto lavoro da fare, quindi, e i vari colossi tech hanno già comunicato in che modo contribuiranno.
Ognuno a modo suo
Microsoft ha detto che investirà subito 150 milioni di dollari in servizi tecnici per assistere il governo Usa nel potenziamento delle sue protezioni. Oltre a questo, l’azienda programma di versare 20 miliardi di dollari nel corso dei prossimi cinque anni così da «accelerare gli sforzi per integrare la sicurezza informatica attraverso la progettazione e fornire soluzioni di sicurezza avanzate». L’altro lato sul quale occorre intervenire è quello della formazione e Microsoft punta a collaborare con comunità e associazioni non profit in questo ambito.
Apple punta su un programma per migliorare la sicurezza; collaborando con più di 9 mila fornitori statunitensi, inoltre, Apple utilizzerà l’autenticazione a più fattori e investirà nella formazione sulla sicurezza, la registrazione degli eventi e la risposta agli incidenti. IBM ha deciso che formerà 150 mila persone nell’arco dei prossimi tre anni e collaborerà con più di venti college e università per «stabilire centri di leadership di cybersecurity per far crescere una forza lavoro informatica più diversificata».
Anche Google mira a formare 100 mila persone e investirà 10 miliardi nei prossimi cinque anni per lavorare sulla sicurezza della catena di fornitura software, agendo anche sulla sicurezza open-source. Amazon prevede di formare gratuitamente i suoi utenti rilasciando una guida formativa sulla consapevolezza rispetto alla sicurezza. Dovrebbe essere fornito, inoltre, anche un dispositivo di autenticazione multi-fattore agli utenti di Amazon Web Services.