Si sta preparando una vera e propria alleanza per una sorta di cyber-war all’Occidente

E anche l'agenzia per la cibersicurezza italiana ha valutato possibili target che potrebbero entrare nel mirino degli hacker

28/10/2021 di Redazione

Le minacce sembrano persistenti, addirittura violente. Gli hacker hanno un loro linguaggio, un loro metodo, una vera e propria grammatica. Che, tuttavia, in questo caso è stata portata alla sua forzatura più estrema. L’obiettivo sono gli Stati Uniti, ma in realtà anche tutti gli altri partner occidentali. L’occasione è stata offerta dall’azione dell’FBI che è riuscita, nei giorni scorsi, a infliggere un duro colpo alla rete di hacker REvil, tra le più attive in circolazione e tra le più pericolose. Praticamente il Federal Bureau è riuscita a infiltrarsi nei sistemi di REvil attraverso una sorta di cavallo di Troia, che li ha messi fuori gioco. Da questa settimana, praticamente, REvil è offline. Per questo motivo, Groove – un altro hacker russo estremamente feroce – ha deciso di dichiarare guerra all’occidente, chiamando a raccolta altri gruppi di hacker e dettando una sorta di manifesto per operare di comune accordo. Alleanze hacker per contrastare gli Stati Uniti e non solo.

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Alleanze hacker contro l’occidente

Non solo perché, tanto per fare un esempio, la neonata agenzia nazionale per la cibersicurezza guidata da Roberto Baldoni ha individuato come credibile la minaccia, iniziando a inviare comunicazioni a tutti gli obiettivi sensibili che, potenzialmente, potrebbero essere colpiti anche in Italia da un attacco su scala globale.

Sul forum, Groove ha dichiarato: «In un momento difficile e travagliato per noi, in cui il governo degli Stati Uniti sta cercando di combatterci, invito tutti i programmi partner a smettere di competere: unitevi e iniziate a fottere il settore pubblico statunitense, mostrate a questo vecchio chi comanda qui […] quindi aiutiamo il nostro stato a combattere contro demoni come le società di sicurezza informatica che vengono vendute agli americani, come le agenzie governative statunitensi. Esorto, poi, a non attaccare le aziende cinesi, perché dove possiamo andare a rifugiarci se la nostra patria si allontana improvvisamente da noi? Solo dai nostri buoni vicini, i cinesi».

Dunque, si sta tessendo la tela per un’alleanza globale. La Russia da un lato, gli Stati Uniti dall’altro, con la Cina pronta a intervenire – nel caso – per assicurare protezione alla prima. E si annunciano tempi duri per le agenzie di cibersicurezza diffuse nel mondo. In Italia, al momento, vengono monitorate soprattutto le aziende pubbliche del settore sanitario. Ma parlare soltanto di questo potrebbe essere riduttivo. La cyber war sembra davvero sul punto di esplodere.

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