Renzi non parteciperà alle consultazioni perché andrà a sciare
06/03/2018 di Gianmichele Laino
Una volta c’erano i governi balneari. Vista la data in cui si sono celebrate le elezioni 2018, però, la vacanza potrebbe essere sostituita dalla settimana bianca. O almeno la pensa così Matteo Renzi che, secondo quanto riportato da Massimo Giannini nel corso della sua trasmissione radiofonica Circo Massimo, invece di partecipare alle consultazioni per la formazione del nuovo governo alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, andrà a sciare.
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RENZI VA A SCIARE, L’INDISCREZIONE
Renzi, sempre secondo l’indiscrezione lanciata da Giannini, ha affermato che non ha alcuna intenzione di far parte della delegazione del Partito Democratico che salirà al Quirinale. Una mossa davvero a sorpresa, dopo che – nella giornata di ieri – aveva annunciato le sue dimissioni da segretario, soltanto alla fine di questa delicata fase istituzionale.
Infatti, il segretario del Pd si era attirato le critiche di mezzo partito: in molti avevano parlato di dimissioni a orologeria o di «ricatto» al partito. Che, nel frattempo, è precipitato nel caos. Oggi si è registrata la possibile discesa in campo di Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo Economico che in passato era stato molto critico con Renzi. Sarebbe pronto, secondo quanto dichiarato sui social network, a iscriversi al Pd:
Non bisogna fare un altro partito ma lavorare per risollevare quello che c’è. Domani mi vado ad iscrivere al @pdnetwork. https://t.co/5Jem2aDZfO
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 6 marzo 2018
RENZI VA A SCIARE, MENTRE IL PARTITO DEMOCRATICO È NEL CAOS
Il suo tweet ha raccolto consensi anche ai piani alti del partito: Paolo Gentiloni, infatti, ha affermato di essere molto orgoglioso della scelta del ministro. E se da un lato strizza l’occhio a Carlo Calenda, dall’altro lancia una sorta di picconata sul segretario Matteo Renzi. Secondo quanto riportato da Goffredo De Marchis su Repubblica, infatti, il premier non avrebbe apprezzato l’atteggiamento di Renzi che, a sua volta, lo avrebbe definito «inciucista».
Il vicesegretario Maurizio Martina è furente per il discorso che il leader del Partito Democratico ha fatto nel tardo pomeriggio di ieri, lo è anche l’ex capogruppo al Senato Luigi Zanda. Insomma, al Nazareno volano gli stracci.
E che il clima sia teso è dimostrato anche dal successivo post su Facebook di Matteo Renzi, che ha smentito la notizia e che ha chiesto alla stampa di occuparsi d’altro:
(FOTO di repertorio: ANSA/DI BELLO)