Come la similitudine di Travaglio su Renzi e Bin Laden è diventata virale su Twitter

L'intervento del direttore del Fatto Quotidiano da Lucia Annunziata ha fatto discutere

01/02/2021 di Gianmichele Laino

Marco Travaglio, ospite a Mezz’ora in più – il programma su Raitre di Lucia Annunziata – ha fatto una similitudine su Renzi come Bin Laden che, in poco tempo, è diventata virale su Twitter. Si tratta di una delle ennesime battute provocatorie del direttore del Fatto Quotidiano, simile a tante altre che vengono puntualmente scritte nel proprio editoriale del lunedì (Ma mi faccia il piacere). Perché, tuttavia, la sua frase è diventata virale su Twitter? Proviamo a fare l’analisi di questo fenomeno social di cui si sta parlando da qualche giorno.

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Renzi come Bin Laden, la frase di Travaglio

La frase su Renzi pronunciata da Travaglio non sembra così centrale nel prosieguo della trasmissione e infatti passa abbastanza inosservata. Il direttore del Fatto Quotidiano dice: «Dire che Renzi è il più bravo perché ha fatto cadere il governo è come dire che Bin Laden è più bravo perché ha buttato giù le torri gemelle». Lucia Annunziata cerca di tagliare corto e di riportare la discussione sul binario dell’analisi politica. Un passaggio – in verità – di pochi secondi. Perché, dunque, è diventato così virale?

Il tutto è partito dal deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, sempre molto attivo su Twitter. Ha estrapolato un breve video della trasmissione – quello in cui Travaglio fa il paragone Renzi come Bin Laden – e ci aggiunge un ticker di grande richiamo, evidenziato in rosso (“Renzi come Osama Bin Laden”), aggiungendo l’occhiello “Su Raitre Travaglio paragona l’ex premier al terrorista”. In poco tempo, il video supera le 60mila visualizzazioni e il tweet ottiene migliaia di interazioni, tra like, retweet e risposte.

Si tratta del punto uno del fenomeno. Il resto viene fatto da altri esponenti politici di Italia Viva (altro tweet di forte impatto è quello di Anna Rita Leonardi), il che denota che la community legata al partito dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi mantiene un buon engagement su Twitter. È un po’ l’effetto che si è creato in questi giorni in parlamento: tanti seggi alla Camera e al Senato, nonostante i sondaggi attestino Italia Viva tra il 2 e il 4%. Nella bolla di Twitter, insomma, c’è tanto spazio per la condivisione di messaggi del partito di Renzi.

Con la parola “Bin Laden” vengono realizzati più di 7500 tweet (ovviamente, ci sono anche messaggi estranei a questo specifico fenomeno, ma tanto basta per far salire “Bin Laden” tra le tendenze). Ma l’effetto amplificato non ci sarebbe stato se non si fosse innestato su una polemica che, sempre su Twitter, aveva tenuto banco nei giorni scorsi, a partire proprio dall’account Twitter di Michele Anzaldi, esponente anche della commissione di vigilanza Rai. Il deputato di Italia Viva, infatti, sta monitorando la presenza in televisione – ovviamente soprattutto nel servizio pubblico – di giornalisti del Fatto Quotidiano e nei giorni scorsi aveva persino ultimato l’iter di interrogazione in vigilanza grazie alla quale aveva scoperto che alcuni di questi (come, ad esempio, Andrea Scanzi) percepiscono un gettone di presenza per le loro partecipazioni ad alcuni programmi Rai. Senza un background – come la teoria insegna – è difficile che una polemica diventi virale su Twitter. Ecco, dunque, che la frase di Travaglio può essere considerata – in questo modo – tra i temi dell’agenda politica del 1° febbraio 2021.

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