Il tentativo sui social di paragonare il video di Renzi a quello di Conte per il G20 di Ryadh
Un paragone quantomeno azzardato
29/01/2021 di Gianmichele Laino
Ha fatto molto scalpore, nelle ultime ore, il video dell’incontro che Matteo Renzi ha avuto negli ultimi giorni con Mohammed bin Salman, principe ereditario dell’Arabia Saudita. Per questo motivo, sui social network, qualcuno ha provato a controbilanciare la notizia diffondendo il video di saluto che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rivolto al re saudita Salman e agli altri componenti del G20 in occasione della riunione delle venti potenze mondiali che, il 22 novembre scorso, è stato patrocinato proprio dall’Arabia Saudita.
LEGGI ANCHE > L’omaggio di Renzi al principe saudita non è una “polemica social” come dicono alcuni giornali
Conte ringrazia Maestà Salman al G20
Sta avendo ampia diffusione questa mattina il video di saluto di Giuseppe Conte ai partecipanti del G20, che inizia – dunque – con l’omaggio al capo di Stato del Paese ospitante. In questo caso, per l’appunto, l’Arabia Saudita. Per questo motivo, quindi, il presidente del Consiglio ha utilizzato l’espressione di saluto «Grazie Maestà». Non si è trattato di un gesto di servilismo, ma semplicemente di saluto nei confronti di un capo di Stato, al pari di un «grazie Presidente» qualsiasi.
Avete ragione.
Sentite quel cattivone di @matteorenzi come si congratula con il governo dell’Arabia Saudita.Ah, non è #Renzi? È Giuseppe #Conte?
Vabbè sarà un vecchio video…
Ah è di 2 mesi fa?Ok. pic.twitter.com/zhCDW5dVS0
— Anna Rita Leonardi (@AnnaLeonardi1) January 29, 2021
Nei primi 20 secondi del video, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha effettuato un saluto di prassi al sovrano saudita, ricordando gli sforzi della presidenza per indirizzare i lavori del G20 in un momento storico complesso come la pandemia. Appare, dunque, evidente la differenza rispetto a un dialogo avvenuto all’interno di un contesto non istituzionale con il principe ereditario Saudita (sul quale, inoltre, pende anche l’indagine dell’Onu per il caso dell’omicidio del giornalista Kashoggi), svolto da un senatore della repubblica italiana come Matteo Renzi, nella veste di conferenziere che percepisce un emolumento più o meno elevato collegato all’evento privato di cui sopra. Una cosa è operare in un contesto indipendente, un’altra è rispettare le più comuni prassi diplomatiche all’interno di un evento riconosciuto dalla comunità internazionale.